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Murale di Maradona a Napoli: sequestri e chiusure al Largo Maradona, esplode la protesta dei commercianti

Tensione ai Quartieri Spagnoli, dove si trova il celebre murale dedicato a Diego Armando Maradona. La Polizia Municipale di Napoli ha effettuato un blitz nell’area del cosiddetto Largo Maradona, sequestrando carretti, merci e chiudendo alcune attività commerciali prive delle necessarie autorizzazioni.

Murale di Maradona a Napoli: sequestri e chiusure al Largo Maradona, esplode la protesta dei commercianti

L’intervento, riportato da Ansa e LaPresse, ha sorpreso residenti e turisti, che hanno trovato l’accesso all’area interdetto.

L’operazione della Polizia Municipale

Secondo quanto riferito dalle autorità, gli agenti delle Unità Operative Avvocata e Chiaia, con il supporto del Commissariato Montecalvario, hanno condotto una vasta operazione di controllo nei quartieri Avvocata e Montecalvario, concentrandosi in particolare sulla zona del murale di Maradona, una delle mete turistiche più frequentate di Napoli.

Durante i controlli sono stati sequestrati cinque carretti per la vendita di bevande, abbandonati e privi di autorizzazioni, nonché due esercizi commerciali – uno alimentare e uno non alimentare – risultati irregolari.
Le sanzioni amministrative ammontano a 5.000 euro per ciascuna attività, oltre a ulteriori accertamenti per occupazione abusiva di suolo pubblico (circa 9,4 metri quadrati) e assenza di passo carrabile.

Gli uffici tecnici del Comune dovranno ora verificare la destinazione urbanistica di un’area di circa 200 metri quadrati, al centro di ulteriori approfondimenti.
Nel corso dei controlli è stato inoltre denunciato un uomo per furto di energia elettrica, dopo la scoperta di un allaccio abusivo alla rete da parte di un esercizio commerciale situato di fronte al Largo Maradona.

Turisti increduli: “Non ci fanno entrare, cosa sta succedendo?”

Il sequestro ha lasciato molti visitatori sorpresi. I turisti, arrivati per scattare una foto davanti al grande murale, si sono trovati davanti transenne e controlli.
Solo la grande immagine di Maradona, insieme a una statua di sei metri donata da un artista argentino, è rimasta visibile.

“Non capiamo cosa succede, volevamo solo fare una foto al murale”, racconta una coppia di turisti argentini, rimasta bloccata all’ingresso di via De Deo.

La protesta dei commercianti: “Pronti a coprire il volto di Maradona”

Dopo i sequestri, i commercianti del Largo Maradona hanno reagito con fermezza.
Antonio Esposito, conosciuto come Bostik, titolare del bar La Bodega de D10S, ha spiegato:
“Abbiamo chiuso l’accesso al murale da ieri e lo stesso faremo anche oggi. Se le istituzioni non ci ascoltano, siamo pronti a coprire il volto di Maradona.”

La serrata simbolica ha trasformato via De Deo in una zona off-limits per tutta la giornata di ieri e, secondo quanto riferito, proseguirà anche nelle prossime ore.
La protesta vuole richiamare l’attenzione del Comune sulle difficoltà delle attività locali, che vivono soprattutto grazie al flusso turistico legato al mito del Pibe de Oro.

Un simbolo di Napoli al centro delle polemiche

Il murale di Diego Armando Maradona, realizzato nel 1990 da Mario Filardi e restaurato più volte, è da anni uno dei simboli più visitati e fotografati di Napoli.
Il sequestro dei giorni scorsi riaccende il dibattito sulla gestione dell’area e sull’equilibrio tra legalità, turismo e memoria popolare.