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Schmeichel critica lo United: “Hojlund è da 25 gol a stagione, ma non lo hanno capito. Sul Napoli e McTominay…”

In casa Manchester United monta il rimpianto per Rasmus Hojlund, l’attaccante danese esploso al Napoli sotto la guida di Antonio Conte. A riaccendere il dibattito è Peter Schmeichel, leggenda dei Red Devils e campione d’Europa con la Danimarca, che non ha risparmiato critiche alla dirigenza del club inglese.

Schmeichel critica lo United: “Hojlund è da 25 gol a stagione, ma non lo hanno capito. Sul Napoli e McTominay…”

“Hojlund è un attaccante da 25 gol all’anno, ma va servito nel modo giusto. Allo United non riceveva abbastanza palloni. Guardate cosa sta facendo ora a Napoli con De Bruyne e McTominay: segna, si muove bene e fa la differenza”, ha dichiarato Schmeichel nel podcast “Sacked in the Morning” della BBC.

Secondo l’ex portiere, il Manchester United avrebbe gestito male la crescita di uno dei suoi giovani più promettenti: “È stato un errore enorme lasciarlo andare. Allo United ci sono troppe persone che prendono decisioni diverse: l’allenatore, il direttore sportivo, il responsabile dello scouting. Così non si costruisce una squadra vincente.”

L’attacco alla dirigenza: “Abbiamo speso 70 milioni per Sesko, ma mancano portieri e centrocampisti”

Schmeichel ha allargato la sua critica anche al mercato dei Red Devils, giudicato caotico e privo di una visione chiara:
“Hanno speso 70 milioni di sterline per Sesko, quando servivano rinforzi altrove. Mancano centrocampisti, e soprattutto abbiamo un problema in porta. Quest’anno abbiamo preso nove gol per errori dei portieri. Quando c’erano van der Sar o De Gea, i portieri facevano guadagnare dieci punti a stagione.”

Il riferimento è al cambio tra Onana, ceduto in prestito al Trabzonspor, e l’arrivo del belga Lammens insieme al turco Bayindir, che non hanno convinto né tifosi né addetti ai lavori.

McTominay e Hojlund, due rinascite made in Conte

Non solo Hojlund. Anche Scott McTominay, altro ex United oggi protagonista al Napoli, è finito nel discorso di Schmeichel:
“McTominay è lo stesso giocatore che era a Manchester, ma nessuno gli ha mai dato fiducia. È versatile, ma questa caratteristica si è trasformata in un limite: gli allenatori non lo vedevano come un punto di riferimento su cui costruire la squadra. Ora, con Conte, ha finalmente trovato un ruolo chiaro.”

L’ex portiere ha poi espresso incredulità per la decisione del club di lasciar partire due giocatori tanto legati alla maglia:
“Non capisco perché Hojlund e McTominay siano al Napoli. Nessuno ha più entusiasmo di Hojlund per lo United. Sognava di giocare per questo club fin da bambino e ha sempre lavorato duramente per la squadra, senza mai lamentarsi.”

“Troppi dirigenti, poche idee”: la visione di Schmeichel per il futuro

Schmeichel ha infine lanciato un messaggio alla società, auspicando un ritorno a una struttura più solida e chiara:
“Quando giocavo io, c’era un direttore che decideva tutto: lui dentro, lui fuori. Oggi ci sono troppe figure con programmi diversi. In questo modo è impossibile creare un ambiente stabile, e senza stabilità non puoi vincere ogni anno.”

Sull’eventualità di un futuro ruolo dirigenziale allo United, l’ex portiere ha concluso: “Mi piacerebbe molto farne parte. Lo United è la mia casa.”