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Torino-Napoli, Simeone si emoziona ma fa piangere gli azzurri: l’ex condanna Conte

TURIN, ITALY - AUGUST 18: Giovanni Simeone of Torino FC thanks the fans during the Coppa Italia match between Torino FC and Modena FC at Stadio Olimpico Grande Torino on August 18, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Chris Ricco/Getty Images)

Il Napoli inciampa ancora. A Torino finisce 1-0 per i granata, con Giovanni Simeone che decide la sfida firmando il più classico dei “gol dell’ex”. Un colpo che pesa doppio per gli azzurri, già costretti a fare i conti con un’infermeria piena e un attacco incapace di concretizzare le poche occasioni create.

Napoli, seconda sconfitta in campionato: l’ex Conte condanna Conte

La partita comincia su ritmi bassi, con entrambe le squadre attente a non scoprirsi. Dopo un quarto d’ora di studio, è il Torino a prendere coraggio: Vlasic colpisce un palo che fa tremare Milinkovic-Savic, preludio al vantaggio granata che arriva al 32’. Un rimpallo fortunoso rimette in gioco Simeone, freddissimo nel battere il portiere azzurro e nel trattenere l’esultanza davanti ai suoi ex compagni. Da quel momento la gara si mette in discesa per i padroni di casa, bravi a chiudersi e a ripartire. Il Napoli prova a reagire con De Bruyne e Spinazzola, ma i tentativi si spengono tra le mani sicure di Israel. La squadra di Conte tiene il pallone ma non punge: un copione già visto in questa stagione.

Nella ripresa il tecnico azzurro prova a cambiare volto alla partita inserendo Lang, Politano ed Elmas, ma la musica non cambia. L’occasione più grande arriva nei minuti finali, quando proprio Lang trova la rete del pareggio, poi annullata per fuorigioco. La beffa è completa: il gol non vale, ma il cartellino giallo per l’esultanza resta. Al triplice fischio, lo stadio Olimpico esplode di gioia mentre il Napoli esce dal campo a testa bassa. Per Conte è la seconda sconfitta in campionato, dopo quella con il Milan. Il calendario ora si fa complicato, con la prossima gara contro l’Inter, e servirà una reazione immediata per non perdere terreno nella corsa ai piani alti.

Andrea Alati