Clamorosa umiliazione per il Napoli di Antonio Conte, che soccombe 6-2 in Olanda. Un ko deprimente, pesantissimo e inspiegabile, che certifica tutti i limiti di una squadra stracolma di fragilità, soprattutto psicologici.
Dimenticare (e presto) Eindhoven. McTominay salva la faccia, Napoli umiliato dal PSV
Il Napoli esce umiliato dal Philips Stadion con un pesantissimo 6-2, una sconfitta che pesa non solo nel punteggio ma soprattutto nella forma. Quella che doveva essere una gara abbordabile si è trasformata in un incubo europeo, la seconda disfatta in tre partite di Champions League.
Il Napoli visto e sconfitto a Torino ha denunciato le stesse incertezze che si erano intraviste, più o meno diffusamente, nelle altre partite di questa stagione. Il Napoli visto e sconfitto ad Eindhoven ha denunciato nuove incertezze mai viste, più o meno diffusamente, nell’arco di questi 97 minuti.
La squadra di Antonio Conte, priva di equilibrio e lucidità, ha mostrato limiti tattici e mentali preoccupanti, che mettono in discussione la reale direzione del suo progetto tecnico. Sul piano difensivo, il Napoli è apparso disorientato e vulnerabile. Subire sei gol da un PSV ordinato ma non irresistibile racconta una verità scomoda: la squadra non ha (più) una struttura difensiva.
DIFFICILE COMMENTARE IL MATCH, AZZURRI NONSENSE
Il secondo gol olandese è l’emblema del disastro. Sull’1-1, con il Napoli tutto proiettato in avanti, una palla persa ha spalancato il campo a Saibari, libero di correre cinquanta metri senza trovare opposizione. Un’azione che definire suicida è poco. Il 3-1 a inizio secondo tempo è stato il preludio a un assedio: palo esterno, tiri respinti in area, errori individuali in serie. Da lì in avanti, il Napoli non ha più reagito. Solo un lampo di McTominay — autore della doppietta — ha mitigato una serata da dimenticare, chiusa con l’espulsione di Lucca e due reti subite nel finale. Conte appare confuso, distante dal suo credo tattico originario. Il suo Napoli è un ibrido che non sa più se attaccare o difendersi, se dominare o resistere. Il Napoli deve ritrovare sé stesso, prima ancora di ritrovare il risultato. Servono risposte, subito. La Champions è ancora lunga, ma con questa fragilità difensiva e questa confusione tattica, il percorso rischia di finire presto.
Psv Eindhoven-Napoli 6-2
Psv (4-3-3): Kovar 6; Flamingo 6.5, Schouten 7, Gasiorowski 6.5 (1′ st Obispo 6.5), Salah-Eddine 7 (39′ st Dest NG); Saibari 8 (43′ st Wanner NG), Mauro Junior 7.5, Veerman 7; Man 8.5, Til 7 (39′ st Pepi 7), Perisic 7.5 (39′ st Driouech 7).
Allenatore: Bosz 7.5
Napoli (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 4; Di Lorenzo 4, Beukema 3.5 (12′ st Juan Jesus 4), Buongiorno 3.5, Spinazzola 5 (12′ st Gutierrez 4.5); Gilmour 5 (12′ st Lang 5); Politano 5 (28′ st Neres 6), Anguissa 5, De Bruyne 4.5 (39′ st Elmas NG), McTominay 6.5; Lucca 3.
Allenatore: Conte 3
Arbitro: Siebert
Marcatori: 31′ e 41′ st McTominay (N), 35′ aut. Buongiorno (P), 38′ Saibari (P), 9′ st e 35′ st Man (P), 42′ st Pepi (P), 44′ st Driouech (P).