Dopo tre giornate nella fase a gironi di Champions League, il Napoli resta fermo a quota 3 punti. Il pesante 6-2 subito in Olanda contro il PSV Eindhoven è l’ultima tappa di un percorso europeo complicato per Antonio Conte. Mentre nelle competizioni nazionali il tecnico salentino ha costruito una carriera straordinaria, capace di sorprendere con scudetti in stagioni prive di coppe, in Europa il bilancio è decisamente più altalenante.
Champions, il tallone d’Achille di Conte: Napoli fermo a 3 punti dopo il ko col PSV
Da come evidenzia TuttoNapoli.net, in sei partecipazioni alla Champions, Conte ha superato i gironi solo tre volte e ha raggiunto gli ottavi due volte, con i quarti della stagione 2013 ancora oggi il suo miglior risultato. La sua storia europea comprende sfide difficili come le gare con il Galatasaray sotto la neve, semifinali e finali di Europa League e momenti di grande frustrazione dopo eliminazioni dolorose. I numeri confermano questa differenza di rendimento: nelle coppe europee ha disputato 63 partite, vincendone 27, con una percentuale del 42,9% (34% in Champions, 71,4% in Europa League e 50% in Conference). Nei campionati nazionali, invece, Conte ha giocato 380 partite, collezionando 250 vittorie, pari al 65,8%, oltre 22 punti percentuali in più rispetto alle competizioni europee. Nel dettaglio, il tecnico registra il 67,3% in Serie A e il 62,9% in Premier League.
Il confronto tra campionati e coppe europee mette in luce un dato chiaro: Conte domina a livello domestico, ma le competizioni internazionali continuano a rappresentare un banco di prova ostico, come dimostra il pesante ko subito dal Napoli a Eindhoven, che aggiunge un nuovo capitolo a un rapporto mai semplice tra il tecnico e l’Europa.
Andrea Alati