Il Bologna gioca anche per lui. Colpito da una polmonite e ricoverato al Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, Vincenzo Italiano non potrà essere fisicamente in panchina nella delicata sfida di Europa League contro il FCSB (Steaua Bucarest).
Bologna, Italiano in ospedale ma “in panchina” da remoto: i suoi a Bucarest per fargli un regalo
Ma il tecnico rossoblù non lascerà soli i suoi giocatori: sarà collegato da remoto, pronto a dare indicazioni e a vivere ogni istante del match insieme alla squadra.
Dal club sono arrivate conferme: nelle ultime ore sono stati effettuati diversi test tecnici per garantire una connessione in tempo reale tra l’ospedale e lo staff presente a Bucarest. L’obiettivo è permettere a Italiano di seguire la partita minuto per minuto, inviando suggerimenti e analizzando le mosse tattiche.
Niccolini: “Sta meglio, ma la sua voce mancherà”
A guidare la squadra dalla panchina sarà Daniel Niccolini, vice storico di Italiano, già protagonista di due sostituzioni in passato – una con la Fiorentina e una con il Bologna – entrambe concluse con un pareggio.
“Sta un pochino meglio” – ha dichiarato Niccolini alla vigilia della partita – “prende gli antibiotici e stiamo monitorando giorno per giorno l’evoluzione del suo stato di salute.”
Il vice non nasconde l’emozione per un debutto così particolare:
“Sono molto emozionato, ma soprattutto orgoglioso. In questa emergenza il mio compito è supportare la squadra e mostrare continuità nel lavoro del mister. Siamo un gruppo unito, una sola voce e un solo obiettivo. Vincenzo ci guida anche a distanza, condivide ogni decisione, anche sugli allenamenti.”
Sulla partita contro lo Steaua, Niccolini è chiaro:
“È una gara da non fallire. In un girone così corto bisogna fare punti ovunque, e noi vogliamo farlo anche per il nostro allenatore.”
Skorupski: “Vinceremo per il mister, vogliamo fargli un regalo”
Il portiere e leader Lukasz Skorupski è il primo a caricare l’ambiente. L’emozione per la situazione ricorda i tempi difficili dell’era Mihajlovic, quando la squadra si unì intorno al tecnico serbo durante la malattia.
“Una situazione del genere l’abbiamo già vissuta” – ha spiegato Skorupski – “non è facile quando il tuo allenatore non sta bene. In questi momenti chi c’è già passato deve aiutare gli altri. Vogliamo vincere per lui, è il nostro modo di fargli un regalo.”
Poi un passaggio personale sul futuro:
“Sono a Bologna dal 2018 e molto felice. Mi piacerebbe chiudere la carriera qui, magari prolungando oltre il 2027. Diventare una bandiera è un sogno: oggi ci sono pochi giocatori che restano così a lungo in una squadra.”
Il Bologna cerca la svolta europea
Con un solo punto dopo due giornate di Europa League, il Bologna è chiamato a una reazione immediata. La partita di Bucarest rappresenta una tappa cruciale per le ambizioni del club e per il morale del gruppo, che vuole trasformare la difficoltà del momento in un’occasione di forza e coesione.
Sugli spalti ci saranno circa 3.000 tifosi rossoblù, compreso il sindaco Matteo Lepore, a testimonianza del grande attaccamento della città.
L’avversario: uno Steaua in crisi e nel mirino dei tifosi
Il FCSB (Steaua Bucarest) vive una fase complicata. La squadra, attualmente dodicesima nel campionato rumeno, è in piena contestazione: i tifosi hanno duramente criticato l’allenatore Elias Charalambous e si sono scagliati contro l’ex rossoblù Alibec, considerato simbolo delle difficoltà del gruppo.
Charalambous, però, non si arrende:
“Sono state dette cose troppo pesanti. I miei giocatori vogliono riscattarsi e trovare equilibrio. Abbiamo esperienza e sappiamo come reagire nei momenti difficili. Dobbiamo vincere per i nostri tifosi.”