Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha disposto lo stop alle trasferte per i tifosi di Pisa e Verona per i prossimi tre mesi, a seguito degli scontri avvenuti sabato scorso a Pisa, prima della partita contro i gialloblù.
Scontri Pisa-Verona: stop alle trasferte per tre mesi. Il sindaco Conti parla di punizione sproporzionata
La misura, riferisce La Nazione, entrerà in vigore già dal 24 ottobre, in occasione della trasferta del Pisa a San Siro contro il Milan.
Il provvedimento è stato preso dopo il confronto con l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, che ha analizzato l’accaduto e fornito indicazioni sulle misure da adottare per garantire la sicurezza nelle competizioni.
Cinque tifosi del Verona arrestati
La polizia di Pisa, in collaborazione con le questure di Verona e Trento, ha arrestato cinque tifosi veronesi considerati tra i principali responsabili degli scontri. In una nota, la Questura pisana spiega:
“Gli arrestati sono stati individuati tra i più attivi durante gli scontri. Gli investigatori della Digos, dopo aver fermato e identificato il gruppo dei tifosi scaligeri, hanno visionato i filmati reperiti immediatamente, riuscendo così a trarre in arresto cinque tifosi, quattro residenti nella provincia di Verona e uno in provincia di Trento.”
I reati contestati includono rissa, possesso e lancio di fumogeni, uso di mazze, bastoni e altri oggetti contundenti. I quattro tifosi veronesi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre il tifoso di Trento comparirà in processo per direttissima.
Durante gli scontri, la polizia ha sequestrato passamontagna, coltelli, taglierini, guanti, sfollagente telescopici, pezzi di cinghie, fibbie, fumogeni, mazze, tubi Geberit e aste metalliche, elementi che testimoniano la gravità dei tafferugli.
La reazione del sindaco di Pisa
Il sindaco di Pisa, Michele Conti, ha criticato il provvedimento sui social:
“Sono fortemente contrariato per la sanzione inflitta ai tifosi pisani, che per tre mesi saranno privati della possibilità di seguire la propria squadra in trasferta. Ritengo che si tratti di un provvedimento punitivo sproporzionato nei confronti di una tifoseria che storicamente si è sempre contraddistinta per correttezza e per numerose iniziative benefiche.”
Pur condannando gli atti di violenza, Conti evidenzia come l’episodio avrebbe potuto essere evitato con una gestione più efficace dell’ordine pubblico:
“Doveva essere impedito a una frangia di facinorosi tifosi ospiti di partire a piedi dalla Stazione San Rossore e raggiungere le immediate vicinanze dello stadio, in un’area frequentata da molti tifosi pisani, comprese famiglie.”
Il sindaco sottolinea inoltre la correttezza della stragrande maggioranza della tifoseria nerazzurra:
“In questi giorni ho cercato di tutelare i tifosi pisani e di sottolineare la correttezza della stragrande maggioranza del pubblico neroazzurro, fatto di appassionati e famiglie che avevano già organizzato le prossime trasferte. Tuttavia, ci troviamo di fronte a una decisione che finisce per punire chi non ha colpe, mortificando lo spirito sportivo e la sana passione per i colori della squadra della nostra città. Non mancherò di far sentire la mia voce in tutte le sedi opportune.”