Al termine della vittoria sul Sassuolo, l’allenatore della Roma Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa nella sala del Mapei Stadium, commentando la prestazione dei suoi e il momento positivo in campionato.
Roma, Gasperini predica calma: “Siamo primi insieme al Napoli, ma dobbiamo tenere i piedi per terra”
“Dal punto di vista offensivo la squadra è stata viva — ha spiegato il tecnico — con otto tiri nello specchio. Sto cercando soluzioni e posso farlo solo giocando. Bailey è appena rientrato, Dybala è stato fuori a lungo: sono due giocatori di qualità, e poi oggi sono entrati anche Soulé e Dovbyk. Ferguson aveva un fastidio alla caviglia, ma la rosa è ampia. Dybala poteva restare in campo, ma l’ho sostituito per farlo rifiatare: mercoledì giochiamo ancora e serve freschezza. Quando un giocatore comincia a disputare più gare consecutive da 90 minuti, cresce il rischio di infortuni. Stiamo trovando equilibrio, soprattutto sul lato sinistro, mentre dietro restiamo solidi”.
Sull’argentino, Gasperini non ha dubbi: “Dybala è un attaccante vero, da 15 gol senza rigori. Ha dribbling, tiro e visione di gioco. Deve pensare di vivere la sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo. Poi, con la sua qualità, ci aiuta anche nell’impostazione, ma deve restare concentrato sul fare gol”. Il tecnico ha poi lodato El Ayanoui: “Ha corso più di tutti, è una sua caratteristica. So bene cosa può dare in termini di intensità”.
Sulla classifica, Gasperini resta cauto: “Siamo primi insieme al Napoli, ma dobbiamo tenere i piedi per terra. Siamo contenti, ma nove partite non sono tante. In Europa League abbiamo complicato un po’ le cose e ora dobbiamo recuperare. In campionato ci siamo e guardiamo già alla prossima contro il Parma”.
Infine, una nota tattica su Cristante, schierato in posizione più avanzata: “Ha già giocato in quel ruolo tanti anni fa, segnando una dozzina di gol con me. È un giocatore maturo, conosce tempi e spazi, e oggi l’intuizione ha funzionato. A volte mi dicono che faccio confusione, ma sperimentare serve proprio a migliorare”.
Andrea Alati


