Il Napoli ritrova finalmente un sorriso. Romelu Lukaku è pronto a rientrare a Napoli dopo settimane di assenza dovute alla lesione del retto femorale, un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi e dai compagni.
Napoli, primo segnale da Lukaku: sarà in tribuna contro il Como. Conte conta sul rientro entro fine novembre
Il centravanti belga, che ha scelto di curarsi in patria seguendo un percorso di riabilitazione conservativa, assisterà sabato dalla tribuna allo stadio Diego Armando Maradona alla sfida tra Napoli e Como.
Un segnale importante per Antonio Conte, che ritroverà uno dei leader del suo spogliatoio in un momento particolarmente delicato per la squadra, reduce da due sconfitte pesanti contro Torino e PSV e la vittoria “scaccia-crisi” contro l’Inter.
Un rientro simbolico: la presenza di “Big Rom” come carica per il gruppo
Mentre Kevin De Bruyne è già in Belgio per l’operazione alla coscia, Lukaku farà il percorso inverso per riavvicinarsi alla squadra.
Chi lo conosce bene racconta che “sta lavorando come un matto per rientrare il prima possibile”.
Durante il periodo di recupero, Lukaku ha dovuto affrontare anche un dolore personale enorme, la perdita del padre Roger, che lo ha profondamente segnato.
Nonostante tutto, Romelu non ha mai interrotto i contatti con Conte e lo staff medico del Napoli, ricevendo aggiornamenti quotidiani sul percorso della squadra e partecipando anche al ritiro di Eindhoven, dove ha assistito dal vivo alla gara contro il PSV.
Fonti vicine al giocatore raccontano che proprio quella partita, segnata da una dura sconfitta, è stata “la molla che lo ha spinto a voler tornare subito per dare il proprio contributo, anche solo con la presenza”.
La tabella di marcia del recupero: l’obiettivo è fine novembre
Il ritorno in campo, tuttavia, non è imminente. L’infortunio muscolare al retto femorale impone prudenza e rispetto dei tempi biologici di guarigione.
Secondo le ultime valutazioni mediche, Lukaku potrebbe tornare a disposizione di Conte entro la fine di novembre, salvo imprevisti.
Attualmente il giocatore sta seguendo un programma di allenamento personalizzato basato su esercizi di forza e stabilizzazione, con sedute quotidiane di fisioterapia.
La prima fase, dedicata al riposo assoluto, è stata completata; ora l’obiettivo è recuperare progressivamente tono e resistenza muscolare prima del ritorno graduale agli allenamenti con il gruppo.
Conte e il peso di Lukaku nel sistema di gioco del Napoli
Antonio Conte sa quanto la presenza di Lukaku sia cruciale per il suo progetto tecnico.
Nella scorsa stagione, il belga è stato un perno insostituibile dell’attacco azzurro, contribuendo con 14 gol e 6 assist in Serie A, oltre a un expected goals medio di 0.45 a partita.
Il tecnico leccese, consapevole che il centravanti non ha più la stessa esplosività degli anni all’Inter, ha costruito un sistema tattico basato sull’intelligenza posizionale e sulla capacità di far salire la squadra, sfruttando le sponde e la visione di gioco di Romelu.
La sua assenza ha messo in difficoltà il Napoli: Lorenzo Lucca, chiamato a sostituirlo, non è riuscito a garantire lo stesso impatto fisico e tecnico.
Da qui la decisione, in estate, di investire su Rasmus Hojlund dal Manchester United per 50 milioni di euro, un’operazione pensata per coprire il ruolo in emergenza ma che, per caratteristiche, non replica il lavoro tattico del belga.
Il Napoli senza Lukaku: un attacco in cerca di equilibrio
Nelle ultime settimane Conte ha sperimentato diverse soluzioni, arrivando anche a schierare David Neres come falso nueve nella vittoria per 3-1 contro l’Inter.
Un adattamento efficace in termini di mobilità e pressing, ma che non può sostituire del tutto la fisicità e la presenza centrale garantita da Lukaku.
Con Hojlund ormai recuperato ma ancora non al top e De Bruyne fuori fino al 2026, il ritorno del numero 9 sarà determinante per restituire profondità e peso offensivo al Napoli, chiamato a confermarsi e rilanciarsi in campionato e in Europa.


