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CorSport – Napoli, il primato porta la firma di Anguissa: implacabile in area avversaria

CorSport – Napoli, il primato porta la firma di Anguissa: implacabile in area avversaria

Quattro gol segnati, due assist, cinque volte premiato come migliore in campo in nove partite. Il primato del Napoli ha le treccine lunghe e una firma più grande di tutte, quella di Frank Anguissa. Finora non è stato solo un centrocampista, ma un giocatore totale. Maestro nelle letture difensive, sempre presente nelle trame di gioco, implacabile in area avversaria. Nessun altro collega di reparto ha segnato più gol di testa di lui in Serie A dall’inizio della scorsa stagione. Il timbro di Lecce è il secondo consecutivo dopo quello che aveva tramortito l’Inter. In campo non sembra essercene solo uno, ma si ha l’impressione di vedere spuntare un numero 99 da tutte le parti. Poi fa sempre la giocata giusta, la scelta migliore, trova sempre la soluzione più intelligente. Quando è così on fire diventa incontenibile, un dominatore in campo come se ne vedono pochi. Sarà un peccato vederlo partire per la Coppa d’Africa, sarebbe un delitto non chiudere al più presto la trattativa per il rinnovo. Per quello che ha fatto e per quello che sta facendo merita la massima fiducia di De Laurentiis.

Il presidente intanto può godersi questa prova di allungo e sorridere per la vittoria ritrovata dopo quattro sconfitte esterne di fila. Il Napoli non è stato brillante, ma ha fatto quello che doveva fare. Non era facile trovare energie fisiche e mentali a tre giorni dal successo sull’Inter, ma alla fine la missione è riuscita nonostante il turnover. Anche grazie al miracolo di Milinkovic, il portiere che sta rispondendo con i fatti a chi ha criticato il suo acquisto. Oltre a parare bene, può vantarsi di essere anche un pararigori (l’anno scorso al Toro ne aveva respinti 4). Ma soprattutto è un elemento che si aggiunge nella costruzione del gioco, è bravissimo con i piedi e ha una grande facilità di calcio. Da Lecce il Napoli si porta anche altri segnali importanti. Il più bello quello di Noa Lang, alla prima partita da titolare. L’esterno olandese, prima di essere costretto a uscire per un doppio colpo alla coscia, è stato fra i migliori del Napoli. Era reduce dalle polemiche post Psv, ha dimostrato che in questa squadra può ritagliarsi il suo spazio. Ha classe, grinta, personalità e grandi qualità nell’uno contro uno. In una stagione così piena di impegni (e di infortuni) potrà essere molto utile. Così come Elmas, che ha confermato di essere anche al Via del Mare in grado di giocare senza esitazioni in più ruoli. Ma le notizie più belle per Conte sono arrivate dai recuperi. Si è rivisto Hojlund, era a disposizione Rrahmani e all’orizzonte ora c’è anche Lobotka. La vittoria di Lecce e il primato blindato sono stati il regalo più bello da fare a Kevin De Bruyne, che da Anversa ha visto i compagni davanti alla tv prima di operarsi. A chi ha avanzato la fantasiosa ipotesi di un Napoli più forte senza di lui, Conte ha risposto per le rime. Molti prima di parlare non collegano il cervello.

Carlo Gioia