Il portiere nerazzurro vive giorni di forte tensione dopo il tragico incidente in cui ha perso la vita un uomo di 81 anni. Il club esprime solidarietà alla famiglia e offre supporto psicologico al giocatore.
Incidente Josep Martinez: disposta l’autopsia. L’Inter vicina alla famiglia della vittima
Sono ore difficili per Josep Martinez, secondo portiere dell’Inter, coinvolto martedì mattina in un incidente stradale mortale lungo la Provinciale 32, direzione Appiano Gentile. Nel sinistro ha perso la vita Paolo Saibene, 81 anni, che si trovava alla guida di un piccolo quadriciclo elettrico.
Martinez, subito sottoposto ai controlli di rito, è risultato sobrio e ha collaborato con le autorità fornendo la propria versione dei fatti. Secondo quanto riferito ai Carabinieri di Lomazzo, l’anziano “si sarebbe spostato improvvisamente verso il centro della carreggiata”, in un tratto di strada con limite di velocità fissato a 90 km/h. Tale dinamica è stata confermata anche da due testimoni che viaggiavano nell’auto immediatamente successiva.
Il calciatore spagnolo è formalmente indagato per omicidio stradale, come atto dovuto, in attesa dei risultati delle perizie tecniche e dell’autopsia.
Autopsia e accertamenti: il punto della Procura di Como
La Procura di Como, con il sostituto procuratore Giulia Ometto, ha disposto l’esame autoptico sul corpo della vittima, che verrà eseguito venerdì presso l’Ospedale Sant’Anna di Como. L’Inter ha comunicato che nominerà un medico legale di parte per assistere all’esame.
Le indagini non escludono che Paolo Saibene possa aver avuto un malore improvviso, perdendo così il controllo del mezzo con cui percorreva la pista ciclabile adiacente. Questo scenario potrebbe risultare decisivo per chiarire la dinamica e le eventuali responsabilità del conducente.
La reazione di Martinez: il ritorno ad Appiano Gentile
Nonostante lo shock, Martinez ha deciso di raggiungere il centro sportivo dell’Inter ad Appiano Gentile nelle ore che hanno preceduto la partita contro la Fiorentina.
Il club, che gli aveva garantito libertà assoluta e supporto psicologico, ha messo a disposizione un membro dello staff specializzato. “Sentivo il bisogno di stare con i miei compagni”, avrebbe confidato il portiere a persone vicine.
Accompagnato da un collaboratore della società, poiché la sua vettura è tuttora sotto sequestro, Martinez ha partecipato a una leggera sessione di scarico e ha ricevuto l’abbraccio dei compagni e dell’allenatore Cristian Chivu.
Il gesto dell’Inter: solidarietà alla famiglia Saibene
La società nerazzurra ha voluto manifestare pubblicamente la propria vicinanza alla famiglia della vittima. Poche ore prima del match contro la Fiorentina, Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, ha contattato Lucio Saibene, figlio dell’uomo deceduto, per esprimere “le più sincere condoglianze e il sostegno del club in questo momento di grande dolore”.
Un gesto che sottolinea il desiderio dell’Inter di mantenere un comportamento rispettoso e trasparente in un contesto così delicato, mentre la giustizia prosegue il suo corso.
Chi è Josep Martinez: dal Barcellona all’Inter
Nato ad Alzira, nella comunità valenciana, il 27enne Josep “Pepo” Martinez ha iniziato la propria carriera nella cantera del Barcellona, per poi proseguire nel Las Palmas e nel Lipsia, fino all’approdo in Italia con il Genoa nel 2022.
Dotato di ottimi riflessi e piedi raffinati, Martinez si è distinto nella stagione 2022-2023 con otto clean sheet, contribuendo alla promozione del Genoa in Serie A. Le sue prestazioni hanno convinto l’Inter ad acquistarlo nell’estate 2024 per circa 13,5 milioni di euro, una delle operazioni più significative di quel mercato.
Il portiere è oggi il vice di Yann Sommer, ma la sua crescita costante e l’età del titolare (37 anni) lasciano prevedere un impiego sempre più frequente nel corso della stagione.
Una vicenda che segna ma non ferma il cammino di un professionista
L’episodio che ha coinvolto Josep Martinez rappresenta una prova umana e sportiva complessa. Il club, lo staff e i tifosi hanno scelto di stringersi attorno a lui, riconoscendo la gravità dell’accaduto ma anche la necessità di attendere i risultati delle indagini prima di trarre conclusioni definitive.
La priorità resta il rispetto per la vittima e la sua famiglia, mentre il percorso giudiziario e umano del portiere spagnolo entra in una fase decisiva.


