Il difensore senegalese racconta un episodio inedito risalente al 2018: Carlo Ancelotti fu decisivo per impedirgli di lasciare il Napoli, anche di fronte a una maxi offerta del Manchester United.
Koulibaly rivela il retroscena su Ancelotti: “Fu lui a trattenermi a Napoli nonostante l’offerta da 100 milioni dello United”
Koulibaly svela: “Ancelotti mi fermò, si sarebbe dimesso se fossi andato via”
Durante un’intervista rilasciata al podcast francese Zack en Roue Libre, Kalidou Koulibaly ha raccontato un retroscena sorprendente legato ai suoi anni al Napoli.
Secondo quanto dichiarato dal difensore oggi in forza all’Al-Hilal, l’allora tecnico azzurro Carlo Ancelotti fu determinante nel convincerlo a restare nonostante un’offerta clamorosa del Manchester United.
“Il club aveva ricevuto un’offerta da 100 milioni di euro dal Manchester United, ma la società l’aveva rifiutata. Poi arriva Ancelotti e mi dice: “Sono venuto qui per vincere il campionato. Tu cosa vuoi fare?”. Gli risposi che volevo andare via. Lui replicò che conosceva la situazione, ma che se fossi partito si sarebbe dimesso il giorno dopo”, racconta Koulibaly.
“Mi chiamò in camera: eravamo in pigiama, mi disse che avrebbe risolto tutto”
Il difensore prosegue rievocando un episodio singolare di quelle ore di tensione.
“La sera mi chiama nella sua stanza. Eravamo entrambi in pigiama. Gli spiegai che non ero felice e che mi sentivo mancato di rispetto dal presidente per come mi aveva parlato. Dissi ad Ancelotti che lo stimavo, ma avevo già preparato le valigie e prenotato il taxi per il giorno dopo. Lui mi rispose: “Non ti preoccupare, domani si risolve tutto”.”
Il giorno seguente, Ancelotti non trovò Koulibaly a pranzo e decise di contattarlo direttamente:
“Mi disse: “Ho sistemato tutto, tu non parti. Resti con me e rinnovi il contratto”. Io non volevo firmare, ma lui insistette: “Hai detto che mi apprezzi, che mi adori, no?”. Alla fine parlai col presidente, chiarimmo tutto e trovammo un accordo. Non voleva cedermi nemmeno per 100 milioni.”
Il legame con Napoli e la stima per Ancelotti
Quelle parole raccontano meglio di qualsiasi cifra il rapporto umano che si era creato tra Koulibaly e Ancelotti, e tra il difensore e la città di Napoli.
Il centrale senegalese, oggi punto di riferimento dell’Al-Hilal e della nazionale del Senegal, ha voluto sottolineare la centralità del tecnico italiano nel suo percorso: un uomo capace di unire fermezza, empatia e autorevolezza.
Dietro la decisione di restare, infatti, non ci fu solo una valutazione tecnica o economica, ma la forza di un legame umano e professionale: quello che ha reso Koulibaly uno dei simboli più amati del Napoli moderno.
Un simbolo di fedeltà e rispetto
Nel racconto di Koulibaly emerge la sua lealtà verso il progetto azzurro e verso una città che lo ha adottato.
“Alla fine feci pace con il presidente e decisi di restare. Avevamo parlato con rispetto”, ha concluso il difensore, rievocando quel momento come uno dei più intensi della sua carriera.
Un retroscena che mostra l’altra faccia del calcio: dietro le trattative milionarie, spesso ci sono relazioni umane e valori profondi, capaci di cambiare il corso delle scelte sportive.


