Luciano Spalletti non poteva rivoluzionare la Juventus in pochi giorni, ma il suo esordio sulla panchina bianconera segna un primo passo incoraggiante. Nella trasferta di Cremona, la Juve ha conquistato una vittoria importante per morale e classifica, superando una squadra che in casa non aveva ancora perso in stagione.
Juventus, l’effetto Spalletti è immediato: vittoria solida a Cremona con i “reietti” di Tudor
“Una rondine non fa primavera”, recita il proverbio, ma la prestazione di ieri lascia intravedere un’identità più chiara, più compatta e finalmente propositiva.
Kostic ritrova il gol, Vlahovic e Openda più coinvolti
Il gol lampo di Filip Kostic, tornato decisivo dopo un lungo periodo di anonimato, ha indirizzato subito il match. L’esterno serbo, spesso ai margini durante la gestione Tudor, ha ritrovato spazio e fiducia, mostrando quella corsa e quella precisione nei cross che lo avevano reso un punto fermo nella passata stagione.
In avanti, Spalletti ha confermato la coppia Vlahovic-Openda, più centrale nel gioco e meno isolata. Il serbo ha sfiorato due volte la rete, mentre il belga si è distinto per intensità e movimento, pur peccando di lucidità nell’ultimo passaggio. Quando la gara ha richiesto freschezza e imprevedibilità, è entrato Conceiçao, pronto a cambiare ritmo nel finale.
L’esperimento Koopmeiners difensore convince
Il tecnico toscano ha firmato subito la sua prima “spallettata”: Koopmeiners schierato difensore centrale. Una scelta audace ma tutt’altro che casuale, considerando che l’olandese aveva già ricoperto quel ruolo ai tempi dell’AZ Alkmaar, sebbene in una linea a quattro.
Posizionato da braccetto sinistro nella difesa a tre, l’ex atalantino ha mostrato equilibrio e senso tattico, distinguendosi per alcune chiusure decisive. L’esperimento nasce dall’emergenza nel reparto arretrato, ma la buona prestazione potrebbe spingere Spalletti a riproporlo anche in futuro.
“Ho chiesto a Teun di dare una mano dietro, sapevo che poteva farlo”, avrebbe confidato il tecnico nel post-partita, a testimonianza della fiducia nei confronti del giocatore.
Vecchie abitudini da eliminare
Nonostante la vittoria, la Juventus ha mostrato qualche ombra. Dopo il raddoppio di Cambiaso, i bianconeri si sono abbassati troppo, permettendo alla Cremonese di riaprire il match con Vardy. Le disattenzioni difensive, in particolare quella di Gatti, hanno rischiato di complicare un incontro già indirizzato.
Sono segnali che Spalletti dovrà analizzare con attenzione: la tendenza ad arretrare e a concedere campo negli ultimi minuti è un difetto che la Juve si porta dietro da tempo e che, contro avversari più forti, potrebbe costare caro.
Le prospettive: Champions obiettivo minimo, ma lo scudetto non è un’utopia
La vittoria di Cremona restituisce entusiasmo e rilancia le ambizioni bianconere. Con la qualificazione alla Champions League come obiettivo minimo, la Juventus può guardare avanti con fiducia.
Se le dirette concorrenti rallentano, anche la corsa scudetto potrebbe tornare un traguardo realistico. Spalletti, d’altronde, ha dimostrato di saper costruire squadre vincenti, capaci di unire organizzazione tattica e intensità.


