Nel calcio moderno, dove la precisione dagli undici metri sembra spesso una garanzia, Vanja Milinkovic-Savic è riuscito a ribaltare le statistiche. Il portiere serbo del Napoli, 28 anni, è oggi il miglior specialista di rigori in Italia: sei parate negli ultimi dieci tentativi affrontati in Serie A, un dato che nessun altro estremo difensore del campionato può vantare.
Napoli, Milinkovic-Savic, il portiere che ferma tutti: in Italia nessuno para i rigori come lui
Dopo il penalty neutralizzato a Camarda contro il Lecce, Milinkovic-Savic ha replicato appena quattro giorni dopo, respingendo il rigore di Morata al “Maradona” nel match contro il Como. Due interventi ravvicinati che hanno salvato punti pesantissimi e consolidato il primato del Napoli in classifica.
“È qualcosa che hai dentro”: il segreto del suo istinto
A chi gli chiede quale sia il segreto di tanta efficacia, Milinkovic risponde con semplicità.
“Puoi analizzare quanto vuoi i tuoi avversari, ma è un attimo. È qualcosa che hai dentro”, ha raccontato dopo la gara di Lecce.
E dopo la sfida con il Como ha ribadito: “È questione di un istante, decidi e ti butti. Non c’è tempo per pensare”.
Parole che rivelano la natura istintiva di un portiere che vive di riflessi, intuito e freddezza. Milinkovic studia i rigoristi, certo, ma al momento decisivo si affida alla sensazione. Un dono naturale, difficile da spiegare ma innegabile nei risultati.
Dall’ironia di Halloween alla certezza del Napoli
Solo pochi giorni prima della sfida di Lecce, Milinkovic-Savic si era presentato alla festa di Halloween vestito da “guerriero fantasma”. Un travestimento che oggi appare quasi profetico: in campo, il serbo è davvero diventato lo spettro che tormenta i rigoristi di Serie A.
Nelle ultime cinque gare da titolare, ha garantito stabilità e leadership tra i pali, offrendo al Napoli sicurezza e punti fondamentali. Due rigori parati in cinque giorni, prestazioni di alto livello e la consapevolezza di essere ormai un pilastro della squadra di Antonio Conte.
Conte: “Merito anche del gruppo”
Pur riconoscendo l’impatto del suo portiere, Antonio Conte ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro collettivo.
“Nel secondo tempo non ricordo parate di Vanja”, ha dichiarato l’allenatore in conferenza stampa, evidenziando la solidità difensiva generale della squadra.
Il tecnico ha ragione: dietro la crescita di Milinkovic c’è anche una fase difensiva compatta, costruita su attenzione, posizionamento e sacrificio. Ma è innegabile che il serbo rappresenti oggi il fattore decisivo nelle partite più complesse.
Difficoltà e assenze, ma il gruppo tiene
Il Napoli arriva a questo punto della stagione con una lista di infortunati lunga e pesante.
Lukaku, definito da Milinkovic “una presenza fondamentale”, è ancora ai box; Gilmour e Spinazzola restano da valutare, mentre De Bruyne e Lobotka non sono ancora pienamente recuperati.
Nonostante tutto, la squadra è riuscita a mantenere equilibrio e risultati, grazie anche alle parate del suo numero uno. “Speriamo che chi si è fatto male torni presto per darci una mano”, ha commentato il portiere, proiettato già alla prossima sfida di Champions League al Maradona contro l’Eintracht, gara da vincere a ogni costo per rimanere in corsa in Europa.
Il miglior pararigori d’Italia, tra i top d’Europa
I numeri non mentono: con sei rigori parati su dieci, Milinkovic-Savic è il miglior pararigori della Serie A.
In Europa, solo il bosniaco Nikola Vasilj del St. Pauli può vantare statistiche paragonabili.
Una leadership costruita su prontezza di riflessi, lettura del corpo dell’avversario e sangue freddo nei momenti di massima pressione.
In un campionato dove la differenza spesso la fanno i dettagli, il Napoli ha trovato nel suo portiere una garanzia di punti e una figura simbolo della mentalità vincente di Conte.


