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Sbadigli, errori, un grande Anguissa. Solo 0-0 con l’Eintracht, la Champions azzurra ora è tutta in salita

Tedeschi ordinati e compatti. Nella ripresa Knauff spaventa Milinkovic, nel finale chance per Anguissa e Hojlund. Tricolori a quota 4 a metà cammino della fase campionato. Irriconoscibili McTominay ed Hojlund

Sbadigli, errori, un grande Anguissa. Solo 0-0 con l’Eintracht, la Champions azzurra ora è tutta in salita

Il Napoli di Antonio Conte si ferma ancora. Dopo lo 0-0 contro il Como in campionato, arriva un altro pareggio a reti bianche in Champions League, questa volta contro l’Eintracht Francoforte. Un risultato che pesa, non solo per la classifica del girone ma anche per il morale di una squadra che sembra aver smarrito brillantezza. Un match che lascia più dubbi che certezze.

Un primo tempo discreto ma senza incisività

La squadra partenopea ha approcciato bene la gara, mostrando un buon ritmo e un atteggiamento aggressivo nei primi minuti. Tuttavia, la difesa compatta dei tedeschi allenati da Toppmöller ha retto senza scomporsi. E dunque, sbadigli, tocchetti fugaci, passaggi continui all’indietro.
L’episodio più pericoloso della prima frazione arriva da Bahoya, che spreca una ripartenza dopo un recupero su Politano. Da lì in poi il Napoli prende campo, cresce nel possesso palla e crea alcune occasioni con Hojlund ed Elmas.

Al 6’ e al 21’ il danese sfiora il gol, trovando sulla sua strada prima Theate e poi un attento Zetterer. Anche Anguissa – di gran lunga il migliore dei suoi – prova a dare sostanza e verticalità, alternando recuperi preziosi a sortite offensive, ma l’equilibrio resta invariato.

Ripresa in calo e tante occasioni sprecate

Nel secondo tempo il Napoli parte forte, ma la mancanza di lucidità sotto porta diventa evidente. Gotze e Kristensen mettono i brividi alla retroguardia azzurra, costringendo Milinkovic-Savic a un paio di interventi decisivi.

Al 68’ McTominay ha l’occasione per sbloccare la gara su cross perfetto di Elmas, ma viene murato da Koch. Pochi minuti dopo lo stesso centrocampista scozzese spreca clamorosamente all’83’, calciando alto da posizione favorevole. Non da lui, l’uomo copertina della scorsa stagione.

Conte tenta di cambiare l’inerzia inserendo Neres e Lang, i nuovi ingressi non incidono in termini realizzativi, ma sicuramente creano – più l’ex PSV, in verità – qualche bozza d’azione interessante. Nel finale, Zetterer salva due volte su Elmas e Hojlund, sigillando il pareggio.

Il risultato finale di 0-0 lascia il Napoli in una posizione scomoda nel girone di Champions. Gli azzurri restano a pari punti con l’Eintracht in zona playoff, ma la sensazione è quella di una squadra in involuzione. L’assenza di Kevin De Bruyne, fondamentale in termini di superiorità tecnica e antropologica, si sta rivelando più pesante del previsto, soprattutto in certi palcoscenici. Senza il belga, la manovra appare lenta e prevedibile, con un attacco incapace di accelerare e di creare superiorità numerica. Questo Napoli non convince. La solidità difensiva resta un punto fermo, ma il gioco offensivo è frammentato e privo di idee. Conte appare troppo attendista, quasi bloccato nelle sue scelte. La squadra, di riflesso, mostra poca sicurezza e non riesce a trasformare le buone intenzioni in risultati concreti.

La prossima sfida sarà decisiva: al Maradona arriverà il Qarabag, prima delle trasferte contro il Benfica di Mourinho e il Copenaghen. Si chiuderà poi in casa contro il Chelsea. Servono almeno due vittorie per restare in corsa.

NAPOLI (4-3-3) – Milinkovic-Savic 6.5; Di Lorenzo 5, Rrahmani 5.5, Buongiorno 5.5, Gutierrez 6; Anguissa 7, Lobotka 5.5 (74′ Lang 6.5), McTominay 4.5; Politano 5 (65′ Neres 5), Hojlund 4.5, Elmas 6. All. Conte 5.

EINTRACHT (3-4-2-1) – Zetterer 6.5; Collins 6, Koch 6, Theate 6.5; Kristensen 6.5, Chaibi 6.5 (90′ Amenda NG), Larsson 6 (79′ Skhiri NG), Brown 6.5 (90′ Dahoud NG); Gotze 6, Bahoya 6 (65′ Knauff 6); Burkardt 6.5. All. Toppmöller 6.5.