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Comune di Napoli risponde a De Laurentiis: “I lavori al Maradona non intralceranno il club”. Sul nuovo stadio chiesto rinvio della conferenza

Palazzo San Giacomo replica alle critiche del presidente azzurro e ribadisce la volontà di procedere con il masterplan del Maradona

Comune di Napoli risponde a De Laurentiis: “I lavori al Maradona non intralceranno il club”. Sul nuovo stadio chiesto rinvio della conferenza

Dopo le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis, il Comune di Napoli interviene per chiarire la propria posizione sui lavori previsti allo stadio Diego Armando Maradona e sul progetto per il nuovo impianto di Caramanico.

Secondo quanto riportato da Il Mattino, a Palazzo San Giacomo non si registrano tensioni particolari dopo le parole del presidente del Napoli. Fonti comunali avrebbero anzi commentato con una certa ironia:

“Abbiamo fatto passi in avanti. Prima per De Laurentiis il Maradona era un cesso intero”.

“Lavori compatibili con le attività della SSC Napoli”

Al di là delle battute, il Comune conferma la propria linea operativa: il masterplan del Maradona sarà trasformato in progetto esecutivo, con interventi strutturali e funzionali che – assicurano da Palazzo San Giacomo – non ostacoleranno le attività sportive del club.

“I lavori previsti garantiranno sempre la massima capienza e non intralceranno le normali attività della SSC Napoli”, si legge nella replica. “Non siamo contrari a un nuovo stadio, purché sia un progetto realmente fattibile e sostenibile”.

Nuovo stadio a Caramanico: chiesto il rinvio della conferenza

Parallelamente, prosegue l’iter del progetto Caramanico, l’area individuata per un possibile nuovo impianto. La ZES (Zona Economica Speciale) ha convocato per il 18 novembre la Conferenza decisoria sul tema. Tuttavia, il Comune sarebbe intenzionato a chiedere un rinvio dell’incontro a dopo le elezioni regionali, in programma per il 24 novembre, per evitare interferenze politiche e garantire un confronto tecnico più sereno.

Un equilibrio ancora da trovare

Il confronto tra Aurelio De Laurentiis e l’amministrazione comunale resta dunque aperto. Da un lato, il patron azzurro continua a spingere per un nuovo stadio moderno e indipendente; dall’altro, il Comune difende la scelta di riqualificare il Maradona come sede storica del calcio napoletano, in un equilibrio complesso tra esigenze sportive, economiche e urbanistiche.