Per Elia Caprile è arrivato il momento che ogni calciatore sogna fin da bambino: la prima convocazione in Nazionale maggiore. L’ex portiere del Napoli, oggi protagonista con il Cagliari, ha condiviso tutta la sua emozione ai microfoni di Vivo Azzurro Tv, il canale ufficiale della FIGC.
Napoli, l’ex Caprile: “Avevo bisogno di spazio, senza partita soffro”
“Gigi Buffon mi ha fatto innamorare del ruolo, dei guanti e delle responsabilità”, ha raccontato Caprile, che non ha nascosto la commozione per il traguardo raggiunto. “Essere qui è il coronamento di un sogno che coltivo da quando ero piccolo, ma lo considero un punto di partenza e non di arrivo. Ci sono arrivato grazie ai sacrifici e al lavoro quotidiano. La convocazione non me l’aspettavo: è stata una sorpresa bellissima e la prima persona a cui l’ho detto è stata la mia fidanzata”.
Il portiere, classe 2001, ha ricordato con gratitudine le tappe fondamentali della sua carriera: “L’esperienza in Inghilterra mi ha cambiato, mi ha aperto la mente e costretto ad adattarmi a nuove sfide, anche linguistiche. Ringrazio tutti gli allenatori che mi hanno formato: Nicola, Conte, Pisacane, e non dimentico Bielsa, con cui ho vissuto la mia prima convocazione in Premier League”.
Caprile ha poi dedicato un pensiero alla famiglia: “Senza i miei genitori non sarei la persona né il portiere che sono oggi. Mi hanno sempre sostenuto, anche nei momenti difficili”.
Infine, l’ex Napoli ha spiegato i motivi della sua partenza dal club azzurro: “Io mi alleno per giocare. Se non ho la partita soffro. A Napoli non vedevo spazio per me e ho deciso di andare via per crescere. Sono felice della scelta: a Cagliari mi sento apprezzato, ma so che ho ancora tanta strada da fare e molto da imparare”.
Andrea Alati


