In casa Napoli si respira un’aria di tensione e riflessione. Dopo le parole dure di Antonio Conte e i risultati altalenanti delle ultime settimane, l’obiettivo del tecnico e della società è chiaro: ricompattare il gruppo e intervenire sul mercato di gennaio per dare nuova linfa al progetto.
Napoli, Conte e De Laurentiis preparano il rilancio: ritocchi in vista a gennaio e linea dura nello spogliatoio
Secondo quanto riportato da Repubblica, Conte si è sentito tradito dai senatori della Vecchia Guardia, quei calciatori che lo avevano seguito nella cavalcata verso lo scudetto e che ora appaiono meno reattivi alle sue sollecitazioni.
“Si è sentito tradito in particolare dai big con cui ha già vinto una volta, e con cui è convinto di poterlo fare di nuovo”, scrive il quotidiano.
Conte e De Laurentiis, intesa per il mercato di gennaio
Conte ha trovato nel presidente Aurelio De Laurentiis un alleato convinto. Entrambi stanno lavorando a un piano di rafforzamento dell’organico in vista della sessione invernale.
L’idea è quella di intervenire in modo mirato, inserendo profili compatibili con il modulo 3-5-2, su cui l’allenatore intende insistere anche nella seconda parte della stagione.
Il focus è duplice: da un lato, restituire equilibrio e compattezza alla squadra; dall’altro, liberarsi di alcuni elementi considerati poco motivati o inadatti alla filosofia di Conte.
Tuttavia, prima ancora del mercato, servirà ritrovare lo spirito di gruppo che aveva reso il Napoli una macchina vincente nella stagione dello scudetto.
La frattura con la Vecchia Guardia
Il post-scudetto ha lasciato strascichi pesanti. Nel gruppo, in particolare tra i giocatori più esperti, si è manifestata una “crisi di rigetto” verso i metodi rigidi del tecnico.
“Nel post scudetto del Napoli c’è stata una pericolosa crisi di rigetto, di cui hanno cominciato a parlare gli stessi protagonisti, ormai senza più filtri”, scrive Repubblica.
Conte, dal canto suo, non ha intenzione di arretrare: l’intensità degli allenamenti e la disciplina restano pilastri del suo lavoro.
“Io un morto non l’accompagno”, ha detto lo stesso allenatore in uno sfogo che fotografa perfettamente il suo stato d’animo. Chi conosce Conte sa che non si tratta di una semplice provocazione, ma di un principio gestionale: nel suo progetto, non c’è spazio per chi non condivide la fame e la mentalità vincente.
Il ritorno a Castel Volturno: obiettivo ricompattare il gruppo
Dopo due giorni di riflessione a Torino, Conte è tornato a Napoli per riprendere in mano la situazione. La priorità immediata è “rompere il ghiaccio” e ristabilire un rapporto diretto con la squadra, anche attraverso il confronto.
Il ritiro a Castel Volturno, che coinvolge i giocatori non impegnati con le Nazionali, servirà a fare chiarezza e a rimettere tutti sulla stessa lunghezza d’onda.
Conte non cerca compromessi ma reazioni: il suo metodo prevede tensione controllata, spirito competitivo e senso di appartenenza. Chi non regge il ritmo, resta inevitabilmente ai margini.


