La nazionale belga ha clamorosamente sprecato la prima occasione per assicurarsi l’accesso diretto ai Mondiali del 2026. Il pareggio per 1-1 in casa del modesto Kazakistan, penultimo nel Gruppo J, ha lasciato un segno profondo nell’ambiente e tra i giocatori. L’amarezza per il risultato deludente è stata manifestata apertamente da Jérémy Doku, l’esterno offensivo in forza al Manchester City, che non ha cercato alibi al termine dell’incontro.
Belgio, Doku: “È necessario che la gente smetta di parlare della loro assenza”
Ai microfoni dell’emittente VTM, Doku ha criticato aspramente l’approccio alla gara, suggerendo una preparazione tattica non all’altezza delle aspettative. “Pensavamo che avrebbero giocato con lanci lunghi, invece hanno optato per combinazioni corte. È stata una partita completamente diversa rispetto a quella precedente contro il Galles”. Nonostante l’ammissione di un possibile misreading dell’avversario, Doku ha poi spostato il focus sulla responsabilità diretta della squadra, sottolineando la mancanza di cinismo sotto porta: “Alla fine, se avessimo semplicemente sfruttato le nostre occasioni, avremmo vinto,” ha chiosato.
Doku, poi, ha lanciato un vero e proprio ultimatum all’ambiente e ai media, che spesso hanno rimandato le mancate vittorie alle numerose assenze, da De Bruyne a Lukaku: “È necessario che la gente smetta di parlare della loro assenza. Se abbiamo bisogno di loro per vincere questo tipo di partite [contro il Kazakistan], allora non combineremo nulla al Mondiale”. L’esterno del City, infine, ha rincarato la dose, concludendo con fermezza: “Dobbiamo semplicemente vincere questo tipo di partite, anche quando siamo in trasferta e anche quando il campo è sintetico”.
Andrea Alati


