L’eliminazione della Nigeria nel playoff contro la Repubblica Democratica del Congo, maturata ai calci di rigore dopo l’1-1 nei tempi regolamentari, ha avuto un epilogo ben più esplosivo del risultato sportivo.
Nigeria fuori dal Mondiale, scoppia il caso: Chelle accusa il Congo di “rito voodoo” ai rigori
Al termine della gara di Rabat, il commissario tecnico Eric Chelle ha infatti denunciato presunti comportamenti scorretti da parte dello staff avversario, accusando un membro della panchina congolese di aver eseguito un “rito voodoo” durante la lotteria dal dischetto.
Un’accusa grave, che sta già facendo il giro del mondo.
La scena a fine partita: tensione altissima e staff separati
Subito dopo l’ultimo rigore, Chelle ha reagito con una furia improvvisa indirizzata verso la panchina congolese. L’allenatore nigeriano è stato trattenuto a fatica da alcuni membri della propria nazionale e soprattutto da Sébastien Desabre, il tecnico della Repubblica Democratica del Congo, che ha evitato che la situazione degenerasse.
I presenti a bordocampo hanno descritto attimi di enorme tensione, culminati con la furiosa protesta del ct nigeriano.
La denuncia di Chelle: “Facevano un rito voodoo a ogni rigore”
Ai microfoni di ESPN, Chelle ha spiegato il motivo della sua reazione, accusando lo staff congolese di pratiche occulte per condizionare i rigoristi avversari.
Queste le sue parole:
“Durante tutta la sessione di calci di rigore, un membro dello staff della Repubblica Democratica del Congo ci ha fatto un rito voodoo. Ogni volta, ogni volta, ogni volta… È per questo che ero nervoso nei suoi confronti”.
Invitato a dettagliare l’accaduto, il ct ha aggiunto:
“Faceva un movimento oscillatorio con il braccio. Non so se fosse acqua o altro, ma ripeteva sempre lo stesso gesto”.
La federazione congolese, al momento, ha scelto di non commentare le accuse, concentrandosi sui festeggiamenti per la storica qualificazione ai playoff finali della zona CAF.
Clamorosa eliminazione e polemica destinata a continuare
Il ko della Nigeria, una delle nazionali più attese della competizione, ha già provocato un terremoto mediatico. L’accusa di Chelle, senza precedenti nella recente storia del calcio africano, rischia di infiammare ulteriormente il dibattito sportivo e politico sul comportamento delle squadre durante le fasi più delicate delle qualificazioni mondiali.
La FIFA non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma la questione potrebbe essere oggetto di approfondimenti nelle prossime ore, anche in base ai referti arbitrali e ai filmati disponibili.


