Alla fine ciò che è accaduto ad Edoardo Bove è diventato ufficialmente una legge. Questo pomeriggio è stata quindi presentata la ‘Legge Bove’, prendendo di fatti il nome dell’ex centrocampista di Roma e Fiorentina. Il classe 2002 ha parlato in conferenza stampa di presentazione.
Nasce la ‘Legge Bove’, ispirata a quanto accaduto ad Edoardo
Questo pomeriggio è stata presentata la nuova ‘Legge Bove’, ispirata a quanto accaduto al giovane Edoardo in quel maledetto 1° dicembre, giorno di Fiorentina-Inter in cui l’ex Roma ha accusato un arresto cardiaco che da allora lo tiene lontano dai campi.
Il classe 2002 ha parlato in conferenza stampa, presentando di cosa parlerà la Legge intitolata a suo nome.
“Leggo qui ‘Legge Bove’: sono davvero onorato che ci sia il mio nome, ma se posso essere sincero, sono anche un po’ imbarazzato. Perché non è giusto prendersi meriti che non sono propri. L’episodio che mi ha coinvolto è stato importante per me, certo, ma c’è chi si batte da moltissimo tempo. Essere citato in questa legge è motivo di orgoglio, ma al tempo stesso vorrei che fosse la legge della Fondazione Castelli, della Fondazione “Per Matteo”, di Stefano Carone, di Mattia e Filippo Alessandrini, che a Piacenza hanno salvato una persona che si stava sentendo male. E potrei fare tantissimi altri esempi: mi viene in mente Mattia Giani, mi viene in mente Davide Astori. Questa legge è per loro. Io capisco che un nome debba esserci, ma il senso è un altro”.
Il classe 2002 ha parlato anche del delicato tema della ‘disinformazione’: “Ci tenevo soprattutto a dire una cosa: dobbiamo combattere la disinformazione. Perché io, prima che mi accadesse ciò che è accaduto, ero il primo a non conoscere i dati statistici che il senatore ha riportato sugli arresti cardiaci. La disinformazione porta anche paura. I dati dimostrano che, quando si chiede alle persone se interverrebbero in una situazione di emergenza per salvare una vita, molti si tirerebbero indietro. E secondo me lo farebbero perché hanno paura di sbagliare, di non sapere cosa fare. Il nostro impegno, e l’impegno di tutte le associazioni, è proprio quello di diffondere informazione e cultura del primo soccorso”.
Francesco Landi


