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Interviste Nazionali

Terzic: “L’Italia è famosa per come crea i giocatori. Nessuno vorrà incontrare la Nazionale ai Mondiali”

Edin Terzic, ex allenatore del Borussia Dortmund, è attualmente senza panchina, in cerca di una nuova sfida. In estate, ha svelato, di essere stato contattato anche dei club italiani, che non ha voluto svelare per questione di rispetto e professionalità. Il tedesco ha parlato nel corso di una conferenza ad Hudl Performance Insights.

L’ex Dormund Terzic: “Ai quarti e in semifinale nessuno vorrà incontrare l’Italia di Gattuso”

Un allenatore diverso da tutti gli altri. Uno che non gode di una nomea altisonante, ma che in sordina, alla guida del Borussia Dortmund ha raggiunto grandi risultati. Edin Terzic non allena dalla finale 2023/2024, persa dai gialloneri contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Da quel momento non ha più allenato nessun club, ma questo non vuol dire che sia stato fermo. In questo arco di tempo ha studiato e si è preparato molto, per essere pronto al momento giusto. Il tecnico tedesco ha parlato nel corso di una conferenza a Hudl Performance Insights. Tanti temi affrontati, tra cui anche il calcio italiano, come rivelato da Gianluca Di Marzio sul suo sito ufficiale.

In particolare, Terzic ha spiegato di come in estate fosse stato ricercato da alcuni club italiani, che non ha voluto rivelare: “Quello che posso dire è che c’è stato un interesse da alcuni club italiani, ma non dirò quali per rispetto”. Inoltre, ha espresso un parere anche sulla nuova Italia di Gennaro Gattuso, che ha conosciuto ai tempi di Valencia e Hajduk. L’ex Dortmund ha definito la Nazionale azzurra una delle più temibili in vista dei prossimi Mondiali: “In Italia pensate di non avere giocatori al top ma non è detto che non li avrete a giugno. L’Italia è famosa per come crea calciatori. Ho conosciuto Gattuso quando era al Valencia e all’Hajduk. Sono sicuro che Gennaro abbia tempo per costruire una squadra forte e vi dico una cosa: nessuno vorrà incontrare l’Italia ai quarti o in semifinale al Mondiale”.

Francesco Landi