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Como, Fabregas: “Gli allenamenti di Conte erano estenuanti. Paz, Dybala e Soulé hanno colpi unici. Italiano? Mi piace per il coraggio”

PARMA, ITALY - MAY 03: Cesc Fàbregas head coach of Como celebrates during the Serie A match between Parma and Como at Stadio Ennio Tardini on May 03, 2025 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Cesc Fabregas, oggi tecnico del Como, ha rilasciato una lunga intervista a La Provincia di Como in cui ha analizzato vari aspetti del suo calcio, elogiato alcuni talenti della Serie A e raccontato il suo passato da giocatore sotto la guida di Antonio Conte, al Chelsea.

Como, Fabregas: “Gli allenamenti di Conte erano estenuanti. Paz, Dybala e Soulé hanno colpi unici. Italiano? Mi piace per il coraggio”

Un intervento ricco di contenuti tecnici e testimonianze dirette, utile per comprendere filosofia, ambizioni e riferimenti del tecnico spagnolo.

“Paz è un talento puro: come Dybala e Soulé può inventare in ogni momento”

Fabregas ha parlato con entusiasmo di Nico Paz, una delle stelle emergenti del Como:
“Paz è forte, perché tira fuori il colpo dal cilindro. Fa cose pazzesche, non ingabbiate. Lui, Dybala, Soulé… ma anche un terzino come Dani Alves. Sono giocatori che fanno un colpo e tu puoi solo applaudire”.

Un giudizio che accomuna tre profili tecnici capaci di alterare l’equilibrio di una partita in un istante, grazie a qualità fuori dallo schema tradizionale. Per Fabregas, la creatività rimane un valore assoluto: un talento da proteggere, non da limitare.

“I nostri allenamenti? Brevi ma intensi. Chi arriva dall’Italia si stupisce”

Passando al suo modo di lavorare al Como, Fabregas spiega:
“Chi viene da squadre italiane si sorprende: ‘Mister, ma non facciamo corsa?’. Noi svolgiamo allenamenti brevi ma intensi, puntati sulle situazioni che si ripetono in partita”.

Una filosofia che privilegia qualità, ritmo e applicazione piuttosto che volumi di carico prolungati. Lo spagnolo conferma la propria coerenza metodologica anche nei momenti importanti:
“Le mie idee non le cambio mai”.

A confermarlo è anche il confronto scherzoso con Pisacane dopo Como-Cagliari: due tecnici giovani, entrambi con un’idea propositiva di calcio, che però hanno interpretato la sfida in modo diverso.

“Italiano ha coraggio, Gasperini una mentalità unica. Chivu sta crescendo molto”

Fabregas si è soffermato anche su alcuni allenatori che segue con interesse:

su Vincenzo Italiano: “Mi piace molto per il coraggio”;

su Gian Piero Gasperini: ideale per gioco e mentalità;

su Cristian Chivu: “Sta facendo molto bene”.

L’allenatore del Como cita anche gli incontri formativi di Coverciano, dove diversi colleghi hanno condiviso approcci e idee: “Di Francesco aveva detto cose interessanti”.

“Con Conte stavo per svenire: i suoi allenamenti erano durissimi”

Il passaggio sul suo periodo al Chelsea sotto Antonio Conte è uno dei più intensi dell’intervista. Fabregas ricorda così quel biennio:
“Un grande. Mi piace molto, ma che fatica i suoi allenamenti. Alla fine mi dovevo appoggiare su un compagno, perché stavo svenendo dalla fatica”.

Un racconto che conferma la fama di Conte come tecnico esigente, noto per la preparazione fisica rigorosa e per un’intensità quotidiana che molti giocatori hanno definito “al limite”.