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Napoli, Conte prepara un Napoli a doppia punta: il ritorno di Lukaku può cambiare l’identità offensiva

Il rientro di Romelu Lukaku rappresenta molto più di un semplice recupero fisico: per Antonio Conte può diventare la leva per ridisegnare l’assetto offensivo del Napoli.

Napoli, Conte prepara un Napoli a doppia punta: il ritorno di Lukaku può cambiare l’identità offensiva

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’allenatore starebbe valutando la possibilità di introdurre un modulo a due punte pure, affiancando Lukaku a Hojlund in un tandem che offre soluzioni nuove e complementari.

Un nuovo scenario tattico

L’inserimento simultaneo di Lukaku e Hojlund consentirebbe a Conte di ampliare il ventaglio delle opzioni offensive: presenza fisica, profondità, sponde, attacchi in transizione, capacità di assorbire la pressione avversaria e liberare gli esterni.

Il quotidiano sportivo sottolinea come la coppia presenti caratteristiche perfettamente integrate. La fonte osserva:
“Romelu e Rasmus, titolari di caratteristiche differenti sia dal punto di vista fisico sia sotto il profilo tattico, potrebbero in qualche modo richiamare e rinverdire vecchie storie interiste di epoche vicine: per intenderci, Big Rom e Hoj potrebbero formare un tandem perfettamente incastrato come la coppia Lukaku-Lautaro che con la guida di Conte conquistò anche lo scudetto nel 2021”.

Un parallelismo che chiarisce l’intenzione dell’allenatore: valorizzare due profili diversi per creare un sistema d’attacco più dinamico e imprevedibile.

Perché il doppio centravanti può funzionare

La possibile convivenza tra i due attaccanti nasce da precise opportunità tattiche:

Diversità dei movimenti: Lukaku predilige gioco spalle alla porta, protezione della palla e fisicità nei duelli; Hojlund attacca la profondità con continuità.

Maggiore imprevedibilità: due riferimenti centrali costringono le difese avversarie a scelte più complesse, creando spazi per incursori e mezzali.

Pressione coordinata: entrambi hanno struttura e intensità per impostare un pressing alto, elemento fondamentale nelle squadre di Conte.

Possibilità di variare modulo: dal 3-5-2 al 3-4-1-2, fino a soluzioni ibride con un attaccante che si abbassa tra le linee.

Un Napoli più verticale e fisico

Con due punte complementari, il Napoli potrebbe diventare una squadra più verticale, più diretta e più capace di sfruttare gli spazi in campo aperto. L’eventuale scelta rimetterebbe al centro della manovra gli esterni e le mezzali, chiamati a supportare con inserimenti continui.

Si tratterebbe dunque di un ritorno a principi di gioco tipici del “metodo Conte”: pressione organizzata, verticalizzazioni immediate, ricerca costante della profondità e sincronismi tra le due punte.