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Napoli, frena anche il nuovo stadio: Poggioreale resta un’ipotesi bloccata. Ora torna d’attualità l’opzione Afragola

Il progetto di trasformazione infrastrutturale immaginato da Aurelio De Laurentiis per il biennio 2024-2026 attraversa una fase decisamente critica. Dopo la proroga del contratto per il centro sportivo di Castel Volturno, anche il piano per il nuovo stadio di Napoli subisce un ulteriore rallentamento.

Napoli, frena anche il nuovo stadio: Poggioreale resta un’ipotesi bloccata. Ora torna d’attualità l’opzione Afragola

Il Comune ha infatti confermato la propria posizione negativa rispetto alla proposta di costruzione dell’impianto nell’area di Poggioreale, una decisione che complica in modo significativo la strategia del club.

Stadio a Poggioreale: un’ipotesi sempre più in salita

Secondo quanto riportato da Repubblica Napoli, la recente conferenza dei servizi nell’ambito della ZES – Zona Economica Speciale – si è conclusa senza un avanzamento concreto. Il Comune ha espresso un “parere non favorevole” sul progetto presentato dalla SSC Napoli, chiedendo inoltre che venisse formalizzato il carattere preliminare della conferenza, chiarendo che l’incontro non può in alcun modo essere considerato un atto autorizzativo.

Un segnale che raffredda ulteriormente le possibilità di realizzare lo stadio nell’area del mercato Caramanico, un’area complessa dal punto di vista logistico e già occupata da circa trecento operatori mercatali, anch’essi contrari alla proposta. La presenza di una seconda progettualità – quella di “AreNapoli” per un nuovo palazzetto sportivo – aggiunge ulteriori interrogativi sulla compatibilità urbanistica della zona.

La posizione del club

La SSC Napoli non rilascia commenti ufficiali, ma la linea appare chiara: nessun interesse concreto alla ristrutturazione dello Stadio Maradona, intervento che comunque verrà realizzato con fondi pubblici e non con investimenti del club.

La società prosegue formalmente con l’iter previsto per Poggioreale, ma la consapevolezza interna è che l’iter sia tornato in una fase di stallo. La mancanza di un consenso politico-amministrativo solido rende l’area fortemente incerta per una realizzazione a breve e medio termine.

Afragola torna tra le alternative: un’ipotesi già discussa in passato

Nel caso in cui Poggioreale dovesse ricevere un diniego definitivo, riprenderebbe quota una soluzione già valutata negli anni scorsi: lo spostamento del progetto in provincia, ad Afragola.

Le interlocuzioni tra il club e l’amministrazione comunale afragolese non sono un segreto. L’area nei pressi della stazione dell’alta velocità – progettata da Zaha Hadid – è considerata strategica sotto più profili:

infrastrutture moderne già presenti

collegamenti ferroviari e viari superiori alla media dell’area metropolitana

spazi urbanistici più flessibili per un progetto di grande scala

opportunità di sviluppo commerciale con investimenti privati

Per il Napoli significherebbe abbandonare l’idea di uno stadio entro i confini cittadini, ma potrebbe rappresentare la prima reale opportunità di costruire un impianto moderno, di proprietà e sostenibile dal punto di vista economico.

Un biennio di incertezze per il progetto infrastrutturale del club

I due pilastri della visione di De Laurentiis – nuovo centro sportivo e nuovo stadio – restano dunque fermi in fase embrionale. Mentre la squadra guidata da Antonio Conte attraversa un momento complesso sul piano tecnico, anche la dimensione societaria non trova la svolta attesa.

L’impressione è che il club sia entrato in un periodo di valutazioni strategiche: ricalibrare gli obiettivi, verificare la sostenibilità delle proposte e analizzare le alternative territoriali sarà decisivo nei prossimi mesi.

In attesa delle nuove sedute della conferenza ZES, il futuro dell’impiantistica del Napoli resta sospeso tra l’ambizione di costruire una casa moderna per il club e la realtà di un territorio che richiede soluzioni più articolate e condivise.