Lungo confronto tra il tecnico e gli azzurri: cosa è successo
Antonio Conte non parlerà oggi in conferenza alla vigilia della partita del Maradona contro l’Atalanta per la ripresa del campionato. Lo farà domani sera al termine dell’incontro e poi lunedì alla vigilia dell’altra delicata sfida del momento, quella di martedì in Champions contro il Qarabag. Quello che aveva da dire, il suo pensiero, lo ha espresso ieri alla squadra con il gruppo per la prima volta al completo dopo il rientro di tutti i nazionali. In sala video, nel classico momento di confronto tra una partita e l’altra, Conte si è trattenuto con i suoi giocatori per una riunione durata un bel po’ in cui sono tornati centrali i temi relativi alla partita di Bologna, gli errori in campo e tutto quanto accaduto dopo con la crisi interna partita proprio dalle parole dell’allenatore – la mancanza di cuore, l’orticello a cui ognuno pensava e la frase «non ho intenzione di accompagnare il morto» – cui ha fatto seguito la fiducia di De Laurentiis via social. Il tutto con i giocatori subito in viaggio per le nazionali, la ripresa senza l’allenatore (rimasto a Torino e tornato a lavorare lunedì) e poi la grande attesa per ricominciare, per il ritorno alla normalità.
Ieri si sono rivisti a Castel Volturno gli ultimi nazionali: Elmas, Olivera, Rrahmani, Hojlund e, soprattutto, Scott McTominay, eroe della sua nazionale per la rovesciata nel 4-2 contro la Danimarca con cui la sua Scozia ha riconquistato il Mondiale 28 anni dopo. Mercoledì era rientrato Lobotka (con Lang), prim’ancora gli italiani Di Lorenzo, Buongiorno, Politano. Insomma, ieri c’erano proprio tutti e Conte ne ha approfittato per un lungo confronto guardandosi tutti negli occhi, dicendosi quanto occorresse per ripartire. Lo ha fatto anche in campo, il Napoli, con una seduta pomeridiana caratterizzata dalla forte pioggia, dal maltempo che dura ormai da inizio settimana. Dalle parole, ora, ai fatti. Conte si aspetta dalla sua squadra una reazione forte, convinta. Vuole ritrovare il suo Napoli, quello vero, quello dello scudetto, e la sfida di domani – insidiosa e contro una squadra che ha appena cambiato allenatore – rappresenta la ghiotta chance per silenziare un bel po’ di polemiche. Le risposte dovranno arrivare soprattutto dall’atteggiamento e da una coesione e unità d’intenti, da una squadra che dovrà tornare a essere squadra lasciando da parte le scorie dell’ultimo periodo, con attenzione massima in difesa e tornando a pungere in avanti dato che l’ultimo gol risale al 28 ottobre a Lecce.
A proposito di nazionali, Lobotka e Rrahmani saranno rivali in una delle semifinali per gli spareggi Mondiali. Il centrale ha pubblicato ieri un video sui social mentre inquadrava Stani negli spogliatoi del centro sportivo al momento del sorteggio. Sarà Slovacchia-Kosovo. Ci sarà tempo per pensarci.
Carlo Gioia



