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Napoli, tra acciacchi, ansie e cartellini rossi: Conte ora cerca l’uscita dal labirinto

Travolto dalle ultime scosse internazionali e risucchiato nel tritacarne del calendario, il Napoli rientra nel campionato come chi torna a casa dopo un uragano. Le Nazionali hanno lasciato in eredità infortuni, stanchezze e malumori, in specie per chi non ha ottenuto la qualificazioen diretta al prossimo mondiale, mentre la classifica resta un groviglio che non permette distrazioni: Inter e Roma sgommano, Milan e Atalanta inseguono, mentre il Napoli oscilla.

Napoli, Conte chiamato a dare risposte: si riparte con tre big match

Il dato è impietoso: cinque ko in quindici partite. Una caduta ogni tre turni. Napoli è così, si passa dall’euforia all’agonia in un amen. Conte lo sa e non usa giri di parole: “Qui non si accompagna nessuno”. Il fronte buonista replica indignato, ma intanto gli episodi vengono rigirati come carte segnate: Var, rigori dubbi, acciacchi muscolari che spuntano come funghi d’autunno. Tredici stop in poche settimane. E De Bruyne e Anguissa sono solo la punta dell’iceberg.

Nel mentre, si riparte con tre incroci da vertigine: Napoli-Atalanta, poi Napoli-Qarabag in Champions, quindi Roma-Napoli all’Olimpico. Snodi così delicati da poter cambiare un’intera stagione.  Si comincia con la Dea di Palladino, che non arriva per fare da comparsa. Il tecnico vuole una squadra feroce, verticale, capace di soffocare il palleggio azzurro. Conte, di scuola sabauda più che partenopea, pretende “soldati”, non comparse.

Il tecnico leccese, insomma, gode ancora di un credito ampio, segno di una tifoseria che — almeno per ora — mantiene la calma, nonostante l’ultima prova opaca a Bologna. Una pazienza che in altri tempi e con altri tecnici, vedi il tormentato capitolo Rudi Garcia, sarebbe evaporata molto più in fretta. Ma c’è un punto che nessuno può ignorare: i sette milioni di ingaggio. Un peso che non ammette alibi, né mezze misure. Napoli vuole risposte, subito. E questa volta non è disposta a concedere sconti.

Andrea Alati