Il Cagliari continua a inseguire una vittoria che non arriva e vede allungarsi la propria crisi, ormai arrivata a otto gare senza successi. La squadra guidata da Fabio Pisacane, pur riuscendo a interrompere la serie nera di tre sconfitte consecutive alla Unipol Domus, non va oltre un pareggio amaro contro il Genoa, che la riacciuffa sul più bello e sfiora addirittura il colpaccio nel finale. Il 3-3 maturato all’83’, con la punizione velenosa di Aaron Martin, spegne l’entusiasmo sardo e rilancia i rimpianti per una gestione del risultato che ancora una volta si rivela insufficiente.
Cagliari-Genoa, l’errore di Caprile penalizza i sardi: partita scoppiettante alla Unipol Domus
Il primo tempo aveva offerto tutt’altro copione: ritmo alto, difese vulnerabili e quattro gol distribuiti tra Vitinha e Ostigard da una parte, Borrelli ed Esposito dall’altra. Una partita aperta, emotiva, che lasciava presagire una ripresa altrettanto vibrante. E infatti, al rientro dagli spogliatoi, i rossoblù sembravano aver trovato l’inerzia giusta grazie alla doppietta di Borrelli, abile a raccogliere un cross perfetto di Zappa e a firmare il momentaneo 3-2. Un vantaggio che, però, ha retto solo fino alla reazione d’orgoglio del Genoa. La squadra di Daniele De Rossi, più intraprendente rispetto alla versione precedente alla sua gestione, prima si vede annullare il gol del possibile pari a Colombo, poi trova il 3-3 con una punizione beffarda di Aaron Martin che sorprende Caprile. Nel concitato finale arrivano altre occasioni liguri, il miracolo di Leali su Gaetano e il rosso a Norton-Cuffy, elementi che confermano un match caotico e senza un vero padrone.
Andrea Alati



