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Conte ricomincia da tre. Difesa, gol, punti… primato: all’Atalanta non basta Scamacca

Parafrasando il celebre film di Troisi, il tecnico salentino ritrova entusiasmo e certezze partendo dal suo cavallo di battaglia, la difesa a tre. Tre gol, tre punti e tanto Napoli rendono memorabile la notte del Maradona questo sabato. Esordio choc per Palladino sulla panchina della Dea. Doppietta di Neres e gol di Lang per i campioni d’Italia, nella ripresa accorcia Scamacca per gli ospiti.

Conte ricomincia da tre. Difesa, gol, punti… primato: all’Atalanta non basta Scamacca

La sfida tra Napoli e Atalanta non consegna soltanto un risultato. Ridefinisce priorità, restituisce consapevolezze, chiarisce la direzione di entrambe le stagioni.

Il Napoli non può sottrarsi al ruolo di protagonista. È un obbligo competitivo e culturale. E da questo ruolo deve partire per capire se la fragilità percepita è reale o soltanto il sintomo di una trasformazione ancora incompiuta. Il calendario, tra Serie A e Champions League, non offre respiro. Ogni esitazione potrebbe trasformarsi in un ostacolo difficile da recuperare. Lo ricorda anche il precedente dello scorso anno, quando l’Atalanta espugnò il Maradona con un netto 0-3, evidenziando fragilità strutturali poi lentamente ricomposte. Il Napoli con lo scudetto sul petto sta attraversando una trasformazione profonda, non solo tecnica, ma anche culturale. Chi pensava che nelle due settimane precedenti non fosse accaduto nulla dovrà ricredersi: la formazione scelta da Conte rappresenta un radicale cambio di paradigma.

Il Napoli ritrova slancio, identità e risultati dopo le difficoltà emerse contro Como e Bologna. Al Maradona, la squadra di Antonio Conte supera 3-1 l’Atalanta nella serata del debutto di Raffaele Palladino sulla panchina nerazzurra. Una sfida che segna una svolta tecnica e mentale: Conte rivoluziona l’assetto, rilancia i tre giocatori finiti al centro delle recenti tensioni interne – Beukema, Neres e Lang – e sceglie la difesa a tre come nuovo punto di stabilità.

La lista delle assenze è lunga, ma il tecnico non cerca alibi. Anzi, utilizza l’emergenza per introdurre un cambio di passo significativo, fondato su ritmo, aggressività e responsabilità individuali. I tre giocatori considerati finora ai margini rispondono con una prestazione di livello e diventano protagonisti assoluti del match. Il Napoli aggredisce la partita fin dall’avvio. Ritmo alto, manovre rapide, transizioni costruite con precisione. E i gol arrivano di conseguenza: rientro negli spogliatoi sul 3-0, doppietta di Neres e primo gol azzurro di Lang. Tre reti costruite con meccanismi corali fluidi, sincronismi ritrovati. L’Atalanta, nel primo tempo, non riesce mai a incidere. L’ingresso di Scamacca modifica il baricentro dei bergamaschi, che accorciano subito con una splendida conclusione al volo del centravanti. La Dea trova mordente e insiste nella trequarti azzurra, Palladino butta dentro tutte le frecce offensive che ha in panchina e per un pelo, sulla girata di testa di Scamacca, non si regala una speranza. Il Napoli per Conte ha cuore, resiste, sta indietro, subisce e lancia un messaggio: è una squadra viva da accompagnare. Le difficoltà non sono sparite, ma qualcosa è cambiato: la squadra ha mostrato reazione, coraggio e una nuova direzione. Tre elementi che, in un momento complesso, valgono molto più dei tre punti. Ricomincia da tre…

Napoli-Atalanta 3-1

Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic 6; Beukema 6.5, Rrahmani 6.5 (19′ st Juan Jesus 6), Buongiorno 6.5; Di Lorenzo 7, Lobotka 7, McTominay 6.5, Gutierrez 6.5 (24′ st Mazzocchi 6); Lang 7 (24′ st Elmas 6), Højlund 7 (30′ st Lucca 5.5), Neres 7.5 (24′ st Politano 6). Allenatore: Conte 7
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi 5.5; Djimsiti 5, Hien 5, Ahanor 5.5 (1′ st Kossounou 6); Bellanova 6.5, Ederson 5.5, de Roon 5.5, Zappacosta 5.5 (17′ st Zalewski 5.5); Pasalic 5 (1′ st Scamacca 6.5), Lookman 5 (37′ st Maldini NG); De Ketelaere 6 (32′ st Samardzic 6). Allenatore: Palladino 5.5

Marcatori: 17′ e 38′ Neres (N), 45′ Lang (N), 8′ st Scamacca (A).