Nel calcio bastano novanta minuti per cambiare il vento. Il Napoli batte l’Atalanta, ritrova serenità e cancella, almeno in apparenza, due settimane vissute sul filo del rasoio.
Napoli, Conte riabbraccia lo spogliatoio: rinascita con i “dimenticati” e rivoluzione tattica
La tensione tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis, le polemiche interne e la sensazione di una squadra smarrita sembrano appartenere a un’altra epoca. La vittoria ha rimesso tutto a posto, anche grazie ai protagonisti che fino a ieri erano considerati ai margini del progetto.
La mano tesa di Conte e la svolta nello spogliatoio
Come racconta Repubblica, la proprietà ha ricucito una situazione complicata, mentre la settimana di pausa concessa a Conte ha permesso al tecnico di “schiarirsi le idee” lontano da Napoli. Al suo ritorno a Castel Volturno, l’ambiente era cambiato: clima più leggero, gruppo ricompattato, terreno fertile per una mini–rivoluzione.
Il nuovo modulo ha convinto tutti.
«Siamo in emergenza, devo coinvolgere tutti»,
ha detto Conte ai suoi uomini, un messaggio di responsabilità e unità subito recepito dallo spogliatoio. Romelu Lukaku — leader silenzioso nelle ultime settimane — ha fatto da garante interno, contribuendo a serrare le fila.
Ed è proprio coinvolgendo chi aveva giocato meno che Conte ha trovato la chiave della ripartenza.
Neres e Lang, i “ritrovati” che cambiano la stagione
La partita contro l’Atalanta è stata decisa da chi, fino a pochi giorni fa, sembrava ai margini:
doppietta di David Neres,
primo gol in azzurro di Noa Lang,
due giocatori dati per irrilevanti nel progetto iniziale e ora improvvisamente centrali.
Nel gelo del Maradona, come scrive il Corriere della Sera, è Neres ad “accendere il calumet della pace”, mentre Conte vive la gara camminando nervosamente in area tecnica. Alla rete del brasiliano segue l’abbraccio liberatorio tra l’allenatore, Di Lorenzo e Hojlund. Il gol di Lang, accompagnato dal ballo rap con l’amico Neres, diventa l’immagine di una notte che vale più dei tre punti: vale la ritrovata vetta — seppure provvisoria — e una squadra finalmente viva.
Per la prima volta da quando Conte siede in panchina, il Napoli segna tre gol nel primo tempo in una gara di Serie A.
Una fortezza chiamata Maradona
C’è un dato che racconta più di mille parole la continuità del Napoli in casa. Secondo Opta, gli azzurri sono l’unica squadra dei cinque principali campionati europei a non aver mai perso in casa nel 2025:
12 vittorie e 4 pareggi da gennaio a oggi.
Un record che testimonia come, nonostante i rovesci recenti, il Maradona resti un fortino difficilissimo da espugnare.
Conte rimette insieme i pezzi
Il successo arriva in piena emergenza infortuni e dopo un mese senza vittorie. Eppure, proprio nella notte più delicata, Conte trova risposte importanti: coinvolgimento, sacrificio, fiducia nei suoi metodi. La sua ennesima rivoluzione tattica coincide con una vittoria pesante, forse la più importante da quando è a Napoli.
Per ora, la crisi è alle spalle. La squadra ha ricominciato a seguirlo. E non è cosa da poco.



