La sfida tra Roma e Napoli, in programma domenica all’Olimpico, non è soltanto un posticipo di lusso: è un tuffo nella storia del calcio italiano.
Roma-Napoli, sfide da scudetto: rivalità, campioni e tensioni che hanno segnato gli anni Ottanta
Negli ultimi quarantacinque anni queste due squadre si sono spesso incrociate nei momenti decisivi della corsa allo scudetto, soprattutto in quel decennio irripetibile che sono stati gli anni Ottanta.
1980-81: il primo duello spettacolare
Roma–Napoli 1-1, 8 marzo 1981
Siamo alla ventesima giornata. Roma, Napoli e Juventus sono racchiuse in pochi punti, protagoniste di un testa a testa deciso soltanto all’ultimo turno. All’Olimpico i giallorossi passano con Pruzzo, gli azzurri replicano con Speggiorin.
La mossa tattica di Nils Liedholm è il dettaglio che resta nella memoria:
“Marcatura a uomo su Ruud Krol con il centravanti Pruzzo”, una scelta insolita per limitare il principale costruttore di gioco del Napoli.
1982-83: la Roma dominante, il Napoli in crisi
Roma–Napoli 5-2, 20 febbraio 1983
È l’anno del secondo scudetto giallorosso. Il Napoli attraversa una fase difficile e affida la panchina a Bruno Pesaola, che sorprende tutti schierando tre attaccanti e un centrocampista offensivo.
Gli azzurri vanno in vantaggio con Diaz, ma la Roma di Falcao, Conti, Ancelotti, Pruzzo e Vierchowod ribalta e poi dilaga. Un 5-2 che fotografa la differenza di valori tra le due squadre in quella fase.
1985-86: Roma in lotta scudetto, Napoli di Maradona in difficoltà
Roma–Napoli 2-0, 26 gennaio 1986
Con Sven-Göran Eriksson in panchina, la Roma vive una stagione da protagonista. Calcio verticale, una sola punta (Pruzzo) e incursori continui alle spalle. Vincono con reti di Gerolin e Boniek, mentre il Napoli di Bianchi e Maradona, ancora in costruzione, fatica.
Il sogno scudetto giallorosso svanirà però a Lecce qualche mese dopo.
1986-87: l’anno del primo scudetto azzurro
Roma–Napoli 0-1, 26 ottobre 1986
È la stagione leggendaria del primo tricolore del Napoli.
La partita dell’Olimpico è decisa dal marchio di fabbrica di quell’annata:
assist di Bruno Giordano, controllo di Maradona e gol che fulmina Tancredi.
Uno dei passaggi chiave del cammino che porterà gli azzurri al titolo.
1987-88: Napoli campione in carica e Roma in difficoltà
Roma–Napoli 1-1, 25 ottobre 1987
Il Napoli ha lo scudetto sul petto e un rinforzo di livello assoluto: Careca. La Roma, pur tornata a Liedholm, non ha più l’impatto degli anni precedenti.
Pruzzo apre le marcature, poi gli azzurri restano addirittura in nove dopo le espulsioni di Renica e Careca. Eppure trovano il pari con Francini.
In settimana, come raccontano i giocatori, Ottavio Bianchi aveva preparato situazioni specifiche per affrontare emergenze numeriche: una testimonianza dell’organizzazione di un tecnico spesso sottovalutato. Il titolo, però, sfumerà nel finale di stagione.
1989-90: l’ultimo scudetto di Maradona
Roma–Napoli 1-1, 8 ottobre 1989
La partita si gioca al Flaminio, con l’Olimpico in ristrutturazione per Italia ’90.
La Roma di Radice segna con Comi, poi il Napoli di Bigon, squadra fisica e allo stesso tempo tecnica, trova il pareggio con un rigore trasformato da Maradona.
Gli azzurri vinceranno poi il loro secondo scudetto, l’ultima grande gioia dell’era del Pibe de Oro.



