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Roma-Napoli, l’ex giallorosso Florenzi sorprende: “La reazione di Koné mi ha fatto capire che non era fallo”

Florenzi

La discussione sull’episodio decisivo di Roma-Napoli non accenna a spegnersi. Il contrasto tra Rrahmani e Koné, avvenuto al limite dell’area partenopea e da cui è nata l’azione del gol di Neres, continua a dividere tifosi e addetti ai lavori.

Roma-Napoli, l’ex giallorosso Florenzi sorprende: “La reazione di Koné mi ha fatto capire che non era fallo”

Mentre molti giudicano falloso l’intervento del difensore del Napoli, il direttore di gara Massa ha lasciato proseguire, dando il via alla ripartenza che ha deciso la sfida.

A sorpresa, Alessandro Florenzi – ex capitano della Roma e oggi voce tecnica apprezzata – ha difeso la scelta arbitrale intervenendo a Sky Calcio Club. L’esterno, cresciuto a Trigoria, ha offerto una lettura diversa dell’episodio:
“Koné prova anche a rialzarsi. Cade male perché ha capito che l’avversario gli tocca il pallone e prova a rialzarsi. La reazione di Koné mi ha fatto capire che non era fallo”.

Una spiegazione che ha colpito per la sua originalità e che si discosta dall’interpretazione dominante, contribuendo a rendere ancora più vivace il dibattito.

Cosa è successo davvero nel contrasto Koné-Rrahmani

La dinamica dell’azione resta oggetto di discussione sui social e nelle analisi post-partita. Le immagini mostrano un intervento al limite, difficile da leggere in tempo reale. Anche figure autorevoli come Gian Piero Gasperini hanno riconosciuto la complessità dell’episodio:
“”Non è una situazione su cui è facile prendere una posizione netta”” ha commentato l’allenatore.

Secondo l’approfondimento tecnico di Edmondo Pinna, l’intervento di Rrahmani sarebbe regolare: il difensore tocca prima il pallone, elemento che giustifica la decisione di non assegnare fallo. Un’interpretazione che si allinea alla logica del “contatto di gioco”, spesso tollerato quando il difendente prende chiaramente la sfera.

Tuttavia, la versione di Koné è molto diversa. Il centrocampista francese della Roma, visibilmente contrariato, ha espresso il suo malcontento dopo il match:
“”L’avversario mi ha toccato: non ci sono dubbi. Queste sono partite importanti, di alta classifica, si decidono nei dettagli. L’arbitro doveva guardare bene l’azione al Var e poi prendere una decisione. Era opportuno rivedere tutto, perché non è stato fatto?””.

Una critica diretta alla gestione del VAR, che si inserisce nel più ampio dibattito sulla qualità delle decisioni arbitrali nelle ultime settimane.

Un episodio destinato a far discutere

La mancata revisione al VAR alimenta i dubbi e riaccende la discussione sul protocollo e sulla sua applicazione. Da un lato, chi sostiene la regolarità dell’intervento di Rrahmani. Dall’altro, chi ritiene che un check più approfondito sarebbe stato obbligatorio in un contatto così determinante.

L’interpretazione di Florenzi aggiunge un elemento nuovo: non solo la dinamica del contrasto, ma anche la reazione immediata del giocatore coinvolto può orientare la lettura arbitrale.

Con una Roma in corsa per le zone alte e un Napoli tornato in vetta, episodi come questo diventano decisivi e inevitabilmente finiscono sotto la lente di ingrandimento.