Federico Chiesa può davvero tornare in Italia? La domanda circola da giorni e non è affatto campata in aria. Le sue recenti prestazioni hanno riacceso i riflettori su un giocatore che oggi appare più brillante, più integro e più continuo rispetto a un anno fa. Eppure, nel Liverpool di Arne Slot, lo spazio resta limitato. L’ultima fotografia è impietosa: novanta minuti interi in panchina nel 3-3 contro il Leeds, un risultato che ha ulteriormente complicato la rincorsa dei Reds alla vetta. Nel frattempo, dall’Italia sono partite le prime manovre. Come riportato da TMW, Roma e Napoli hanno effettuato sondaggi esplorativi, valutando la possibilità di un affare quantomeno impostabile. Per i giallorossi, Chiesa sarebbe il profilo ideale per la corsia sinistra: un esterno capace di rientrare sul destro, perfettamente funzionale all’impianto offensivo di Gasperini, che da settimane cerca un giocatore con queste caratteristiche. I partenopei, invece, hanno un margine d’intervento più ristretto, ma non esclude un’operazione qualora servisse ad allungare una panchina considerata oggi troppo corta. Sullo sfondo resta l’incognita più pesante: il futuro di Mohamed Salah. Le sue ultime dichiarazioni, criptiche e non proprio rassicuranti, hanno fatto scattare più di un’allerta sulla sua permanenza ad Anfield. Arne Slot, intanto, ha commentato proprio la posizione di Chiesa. L’allenatore olandese ha ribadito un concetto semplice ma rivelatore: “Ogni giocatore può partire titolare, ma abbiamo molte opzioni nel suo ruolo. Spesso ha avuto un impatto dalla panchina: normalmente si inserisce un attaccante per segnare, ma lui continua a correre quando altri si fermerebbero pensando di non poter incidere nell’uno contro uno. Questo dice molto della sua mentalità, del suo rifiuto di arrendersi”. Dietro le parole, una verità chiara: Chiesa è apprezzato, ma non imprescindibile. E quando un talento del genere non è al centro del progetto, il mercato fiuta la possibilità. L’Italia osserva, sonda, attende l’apertura giusta. E per la prima volta dopo anni, l’idea di rivedere Chiesa in Serie A non sembra più un esercizio di fantasia.
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Felice Torino