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Parma, vittoria dal peso specifico enorme: Pisa battuto e salvezza rilanciata all’Arena Garibaldi

PARMA, ITALY - NOVEMBER 08: Carlos Cuesta, Head Coach of Parma, looks on prior to the Serie A match between Parma Calcio 1913 and AC Milan at Stadio Ennio Tardini on November 08, 2025 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

La quattordicesima giornata di Serie A regala al Parma un successo che vale molto più di tre punti. Con l’1-0 imposto al Pisa grazie al rigore trasformato da Benedyczak, la squadra di Cuesta scavalca la zona calda della classifica, aggancia Cagliari e Torino e prende quattro lunghezze di vantaggio proprio sui nerazzurri terzultimi.

Parma, vittoria dal peso specifico enorme: Pisa battuto e salvezza rilanciata all’Arena Garibaldi

Per Gilardino arriva invece un ko pesante, maturato al termine di una gara nervosa e contratta, in cui l’efficacia sotto porta si è rivelata il vero ago della bilancia.

Un match teso e frammentato: il rigore decide tutto

La partita si accende al 39′, quando il tiro di Britschgi viene deviato con il braccio da Caracciolo. Il Parma protesta immediatamente:
“È rigore, è netto”, si sente dalla panchina gialloblù.

Doveri concede il penalty e Benedyczak non sbaglia, spiazzando Scuffet e firmando l’1-0 che poi risulterà decisivo.

Il Pisa reagisce solo nella ripresa, con l’ingresso di Akinsanmiro che porta intensità e verticalità. Tuttavia, nonostante una pressione crescente, la squadra toscana non riesce a concretizzare. Nzola spreca un’occasione enorme a tu per tu con Corvi e nel recupero perde completamente il controllo:
“Lascialo andare”, gli urlano i compagni, ma l’attaccante rifila un calcione a Keita e rimedia un rosso diretto al 93′. Un’ingenuità che potrebbe costargli cara, considerando la vicinanza della Coppa d’Africa.

Parma più solido e cinico: Estevez chiave tattica, difesa reattiva

Il lavoro tattico dei ducali si è visto soprattutto nella gestione degli spazi. Estevez alterna con continuità il ruolo di mediano in fase di costruzione a quello di centrale aggiunto quando il Pisa prova ad attaccare.
Un meccanismo che, unito alla disciplina difensiva di Delprato e Valenti, limita quasi del tutto le punte di Gilardino, troppo isolate e poco incisive.

Nel primo tempo Benedyczak sfiora già il gol al 12′, mentre Touré è l’unico a provare a scuotere i nerazzurri. Ma il Parma, pur senza brillare, si dimostra più concreto e lucido nella gestione delle fasi decisive del match.

La ripresa: Pisa generoso ma impreciso, Parma attento fino alla fine

Con gli ingressi di Leris e Akinsanmiro, i toscani provano ad alzare i ritmi, mentre il Parma si difende con ordine e prova a ripartire. Corvi neutralizza due tentativi di Nzola, che vive un pomeriggio da incubo.

Valeri rischia l’espulsione dopo un intervento duro, scatenando le proteste del Pisa:
“È già ammonito, è da secondo giallo”, urlano dalla tribuna.

Doveri però lascia proseguire, complice anche l’impossibilità del VAR di intervenire sul cartellino.

Nel finale cresce la tensione e il Parma chiude in controllo grazie alla sua struttura difensiva e alla capacità di leggere i momenti della gara. Il Parma sale a 14 punti e conquista la sua terza vittoria stagionale, un risultato che può rappresentare una svolta nella corsa per restare in Serie A. Gilardino, invece, dovrà lavorare su concretezza ed equilibrio: la sconfitta pesa e apre riflessioni importanti per il prosieguo della stagione.