Mario Balotelli torna a parlare e lo fa con la consapevolezza di chi non intende considerare conclusa la propria carriera.
Balotelli rilancia: “Aspetto la Serie A e inseguo ancora il Mondiale”. Tra ambizioni, ricordi e nuovi progetti
Intervistato da Clarence Seedorf per Prime Video, l’attaccante — doppio ex di Inter e Liverpool — ha raccontato il suo presente, le sue aspirazioni e i progetti che sta costruendo lontano dal campo.
La Champions del 2010 e il rapporto con Mourinho
Balotelli ripercorre la stagione più iconica della sua carriera, quella del Triplete interista.
“Ho realizzato col tempo quanto valga quella Champions”, spiega, sottolineando come la maturità gli abbia fatto comprendere il peso storico di quel successo.
Sulla finale di Madrid, nonostante la scelta di Mourinho di non schierarlo dal primo minuto, ribadisce una visione lucida e professionale:
“Non è importante averla giocata, contava solo vincerla”.
A distanza di anni, Balotelli riconosce nel proprio percorso la necessità di uno spirito adeguato non solo sul campo ma soprattutto fuori.
In attesa della chiamata giusta: “Non mi fermo finché non lo decido io”
Oggi Super Mario si allena con il Carpenedolo, squadra bresciana di Eccellenza, per mantenere condizione e continuità in vista di un possibile ritorno nel calcio che conta.
“Attendo ancora una chiamata dalla Serie A”, afferma. “Per ora non ci sono, ma se non dovesse arrivare ascolterò offerte dall’estero”.
Balotelli non si vede fuori dal gioco:
“Mi fermerò solo quando lo deciderò io, non sarà qualcuno a impormelo”.
Secondo lui il calcio moderno ha perso parte della qualità tecnica che caratterizzava il passato, un aspetto che lo convince di poter competere ancora ad alti livelli.
Il sogno Mondiale: un filo che non si spezza
L’azzurro è parte della sua identità sportiva, e Balotelli non nasconde il desiderio di tornare a vestire la maglia della Nazionale.
Pur definendolo “solo un sogno”, l’attaccante continua a coltivare l’idea di giocarsi un’ultima opportunità nella competizione che considera la più prestigiosa:
“Tutti sappiamo cosa significa giocare il Mondiale”.
Il suo è un legame particolare con quel torneo: l’ultimo gol dell’Italia in una Coppa del Mondo porta ancora la sua firma, Brasile 2014 contro l’Inghilterra.
I nuovi progetti: immagine, podcast ed eventi
Balotelli guarda oltre il calcio giocato con una lucidità diversa rispetto al passato.
“Lavorare sulla mia immagine è qualcosa che sto già facendo”, spiega.
Nei prossimi mesi lancerà un podcast personale e inizierà a partecipare a eventi con partner e sponsor: attività che un tempo non amava ma che oggi considera parte integrante della propria evoluzione professionale.



