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Juventus, Spalletti alla vigilia del match contro il Pafos: “Squadra forte e piena di Brasiliani, Yildiz puó fare ancora meglio”

Alla vigilia del match di Champions League in programma domani sera contro il Pafos, Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa ai canali ufficiali del club.

Juventus, Spalletti in vista del Pafos: “Dovremo essere bravi ad uscire dalla loro pressione, ad Yildiz dico le cose che dicevo a Kvara”

Dopo la sconfitta contro il Napoli nel suo ex Stadio, Luciano Spalletti è già orientato verso il match di Champions contro il Pafos, dove è chiamato ad una vittoria per aggrappare le posizioni che andranno alla fase successiva.

Ecco le parole del mister toscano:

Sul Pafos

“È una squadra tosta con molti brasiliani e portoghesi che sanno giocare a calcio. Sono un squadra che ha fatto brutta figura solo con il Bayern e ha preso pochissimi gol con avversari top. Sono una squadra dal punto di vista fisico tignosa e ti vengono addosso forte. Loro sanno che vincendo i contrasti possono vincere la partita e sono bravi sui piazzati. Poi nei due uomini vicini alla punta hanno qualità da vendere. Noi dobbiamo essere bravi a uscire dalla loro pressione”.

Su Yildiz

“Yildiz io sono convinto che possa ancora tirare fuori ancora di più. Lui ha dei margini di miglioramento incredibili e sono un po’ le stesse cose che dicevo a Kvara e può diventare un super top. Tipo domenica che è andato a fare un gol non facile. Ho giocato senza attaccanti ma non per pungolarli, perchè io volevo vincere la partita. lo ero convinto che fosse il sistema giusto, ma non ho avuto il risultato che volevo e ho delle responsabilità. Non ho messo in condizione la squadra per fare il meglio e ho danneggiato la squadra. Se rigiocherei ancora con lui e Conceicao? E’ difficile convincermi su cose che ho riguardato, il campo dice quello e io devo prendere atto di quello che viene fuori: e il campo ha detto che io ho scelto male, dovevo fare in modo diverso perché non li ho messi nelle condizioni di rendere al meglio”.

Su Thuram

“Thuram è un calciatore forte, un calciatore top che ha fatto una buona partita domenica, perché la sua fisicità l’ha messa e ce l’ha messa in maniera differente di altre volte. È un calciatore di cui ne abbiamo bisogno di testa, un calciatore che ha quello strappo nella guida della palla ma deve migliorare anche senza palla. Perché è un qualcosa che può creare degli spazi importanti alla squadra. Professionista top. Per cui per me Thuram piace totalmente. Però poi è chiaro che in alcuni momenti dentro la partita si ha dei momenti migliori o dei momenti peggiori. Però io non l’ho visto fare una cattiva partita nell’ultima disputata a Napoli. Per me ha giocato una buona partita, mettiamola così”.

Sulla formazione

“Qualche elemento cambierà: Zhegrova giocherà dall’inizio. L’altra settimana ha dovuto fermarsi un po’ in allenamento, se si fanno i test non è in grandissima condizione. Devi fare un doppio ragionamento: se dargli gli ultimi 20 minuti oppure se usarlo finché va e poi sostituirlo. E farò così perché si sta impegnando, ma ha avuto quel problema grosso, i dati non ce lo danno in grandissima condizione. Ma abbiamo cinque cambi e ci si metterà mano dopo”.

Sul modulo

“Ora conosco un po’ di più la squadra anche se per fare un allenamento con tutta la squadra nelle stesse condizioni è difficilissimo, però ho sempre la disponibilità del settore giovanile che mi sta aiutando tanto. 4-3-3? || calcio assomiglia sempre meno ai numeri ed è solo una questione di passaggio, perché tutte le squadre ti vengono forte. Adesso c’è una continua rotazione che ti farà cambiare poco anche se avere un difensore di più destro mi permetterà tante cose come non far giocare spesso Kelly con il destro”.

Sulle difficoltà

“lo ho le stesse certezze di quando ho accettato di venire a fare l’allenatore della Juve. Più conosco questa squadra e più mi arrabbio e mi tranquillizzo allo stesso tempo”.

Raffaele Morra