Michele Emiliano, già presidente della Regione Puglia e figura storica della politica locale, in un’intervista concessa a Repubblica ha offerto una lettura approfondita del momento che sta attraversando il Bari.
Bari, Emiliano apre al cambio di proprietà: “I De Laurentiis hanno esaurito la spinta. La città merita un progetto da Champions League”
Le sue parole delineano un crocevia strategico: secondo l’ex governatore, il club sarebbe pronto per un passaggio di proprietà capace di imprimere nuovo vigore e ricollegare la squadra alle ambizioni della città.
“I tempi per la cessione sono maturi”
Emiliano riconosce ai De Laurentiis il merito di aver restituito stabilità e credibilità al Bari dopo il fallimento. Tuttavia, evidenzia come questa fase virtuosa sembri essere giunta al termine:
“Credo che siano maturi i tempi per la cessione della società. Gli attuali proprietari hanno svolto un lavoro importante, ma oggi appare chiaro che la loro spinta propulsiva si sia esaurita. È naturale che le loro energie migliori confluiscano nel Napoli, un club che compete ai massimi livelli in Italia e in Europa.”
Secondo Emiliano, il dualismo gestionale tra Napoli e Bari ha inevitabilmente ridotto il focus sul progetto biancorosso.
Identità, passione e il ruolo dei tifosi
Il recente malcontento espresso dalla piazza barese riflette, secondo Emiliano, un’esigenza profonda di riconnessione con la propria identità:
“Comprendo i tifosi scesi in piazza. Per loro il Bari non è solo una squadra, ma un simbolo civico. È naturale che rivendichino un progetto all’altezza delle tradizioni e delle aspirazioni della città. Nel calcio, l’amore verso una squadra non può essere diviso su due fronti.”
L’ex governatore non ne fa una questione personale con la famiglia De Laurentiis, ma sottolinea una dinamica strutturale: per alimentare un sogno serve una dedizione esclusiva.
Leccese, il dialogo istituzionale e un possibile supporto
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha annunciato l’intenzione di confrontarsi con il presidente Luigi De Laurentiis per chiarire le prospettive future. Emiliano conferma:
“Conoscendo Leccese, so che manterrà la parola. E, se necessario, potrà contare anche sul mio supporto.”
Un passaggio che ribadisce come la questione Bari non sia solo sportiva, ma anche istituzionale e identitaria.
Ricordi e retroscena: la cena con i russi e il capitolo Matarrese
Emiliano ha ripercorso alcune tappe della storia societaria del club, ricordando l’epoca dei Matarrese e un tentativo di cessione poi sfumato:
“Tutto vero. A casa di mia madre si tenne un incontro con Antonio Matarrese e alcuni investitori russi realmente interessati. Col senno di poi, considerando l’evoluzione dello scenario internazionale, è stato meglio che l’operazione non si sia concretizzata.”
Il politico pugliese rivaluta anche la gestione Matarrese, citando con affetto Vincenzo Matarrese e legandosi alla memoria dell’ultima promozione in Serie A, avvenuta quando lui era sindaco.
Le squadre del cuore e il Bari che verrà
Emiliano ripercorre infine alcuni dei Bari più iconici della storia recente:
“Il Bari di Antonio Conte è stato straordinario. Fortissimo anche quello di Eugenio Fascetti, che spesso sorprendeva l’Inter. Ma, da barese, non posso non ricordare la squadra di Enrico Catuzzi, simbolo di un calcio spettacolare e genuino.”
Sul futuro del club, il suo pensiero è chiaro:
“La squadra di una città così vivace e attrattiva può interessare investitori internazionali. Ritengo che Bari sia una città da Coppa dei Campioni.”



