Michel Platini resta una figura centrale nell’immaginario bianconero, ma il suo ritorno alla Juventus in veste dirigenziale appare oggi improbabile.
Platini frena sull’ipotesi presidenza Juve: “Richiamo forte, ma la famiglia viene prima di tutto”
L’ex numero 10 e bandiera storica del club ha commentato l’attualità societaria juventina, soffermandosi sull’offerta di Tether, sul ruolo della famiglia Agnelli e sul desiderio dei tifosi di vederlo presidente.
Offerta Tether respinta: il no di Elkann e l’orgoglio di Platini
La Juventus, almeno per ora, non è sul mercato. A ribadirlo è stato John Elkann, che ha respinto l’offerta avanzata da Tether, colosso attivo nel settore delle stablecoin, per acquisire le quote di Exor nella società bianconera. Una posizione netta, condivisa e sostenuta anche da Platini.
«Non penso nulla dell’offerta, se non che sono orgoglioso del fatto che John Elkann l’abbia già respinta. La vendita della Juventus è impossibile», ha dichiarato Platini in un’intervista a Il Giornale.
«La Juventus non è soltanto una squadra di calcio: è la storia del calcio italiano e internazionale. Juventus significa Agnelli, un fenomeno unico, quasi esclusivo, nato oltre un secolo fa e destinato a continuare».
Finanza e calcio: l’invito alla prudenza
Platini ha poi espresso una riflessione più ampia sul ruolo crescente della nuova finanza nel mondo del calcio, mostrando scetticismo e invitando alla cautela.
«Non conosco questi signori che vogliono comprare la Juventus. Il mondo della nuova finanza è tutto da scoprire e da studiare con la massima attenzione. Ripeto: massima prudenza. Oggi la finanza ha preso in mano il football, contano il potere e i soldi prima di tutto, il resto sembra passare in secondo piano».
Parole dure, che si inseriscono in una visione critica di un calcio sempre più influenzato da dinamiche economiche e politiche:
«Dominano politicanti astuti e furbi, anche nelle istituzioni calcistiche. Ma la politica è tutt’altra cosa e fatico ad accostarla al calcio».
Juventus senza Agnelli? «Scenario difficile da immaginare»
Alla domanda su un futuro della Juventus senza la famiglia Agnelli, Platini ha risposto con fermezza, pur evitando previsioni definitive.
«Non posso prevedere il futuro, ma sono sicuro che John Elkann non cederà ad alcuna proposta avanzata da soci di minoranza».
Un’affermazione che rafforza l’idea di una continuità proprietaria come elemento identitario del club bianconero.
Il sogno dei tifosi e il no alla presidenza
Infine, l’ex fuoriclasse francese ha affrontato il tema più emotivo: la richiesta, mai sopita, dei tifosi di vederlo presidente della Juventus.
«Me lo chiedono ancora oggi. Ho riflettuto, ma la mia famiglia ha priorità su tutto. A settant’anni non posso, e non possiamo, ricominciare un’altra esperienza, anche se il richiamo è forte».
Un no ponderato, che non equivale però a un distacco dal mondo bianconero:
«Questo non significa che non starò vicino alla Juventus. La Juventus degli Agnelli, la Juventus di John Elkann».
Un legame profondo, dunque, che resta saldo, pur senza un ritorno ufficiale ai vertici del club.



