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Scossa epocale dalla Spagna: principe saudita pronto a rilevare il Barcellona con un’offerta da 10 miliardi

SAN SEBASTIAN, SPAIN - NOVEMBER 10: Robert Lewandowski of FC Barcelona reacts during the LaLiga match between Real Sociedad and FC Barcelona at Reale Arena on November 10, 2024 in San Sebastian, Spain. (Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images)

Il Barcellona potrebbe trovarsi di fronte a uno dei bivi più significativi della sua storia. Dalla Spagna rimbalza una notizia destinata a far discutere: un’offerta da 10 miliardi di euro sarebbe pronta per l’acquisizione del club blaugrana da parte del principe ereditario saudita Mohamed bin Salman.

Scossa epocale dalla Spagna: principe saudita pronto a rilevare il Barcellona con un’offerta da 10 miliardi

L’indiscrezione è stata riportata da un giornalista di ChiringuitoTV, fonte spesso vicina ai grandi dossier del calcio iberico.

Una proposta senza precedenti nel calcio mondiale

Se confermata, l’operazione rappresenterebbe la più alta valutazione mai ipotizzata per un club calcistico, superando qualsiasi precedente tentativo di acquisizione nel panorama sportivo internazionale. Una cifra che non avrebbe solo un valore simbolico, ma risponderebbe a una necessità concreta: la fragile situazione finanziaria del Barcellona.

Attualmente, il debito complessivo del club catalano supera i 2,5 miliardi di euro, includendo passività strutturali, obbligazioni a lungo termine e impegni legati al rinnovamento dello stadio.

Debiti, infrastrutture e rilancio sportivo

L’eventuale ingresso del principe saudita non si limiterebbe a un semplice salvataggio economico. Secondo le ricostruzioni provenienti dalla Spagna, i 10 miliardi ipotizzati servirebbero a:

  • azzerare o ridurre drasticamente il debito storico;
  • completare e accelerare il progetto del nuovo Camp Nou;
  • rilanciare la competitività sportiva attraverso investimenti mirati sulla rosa;
  • modernizzare le infrastrutture e il brand globale del club.

Un piano di trasformazione totale che riporterebbe il Barcellona ai vertici finanziari e sportivi del calcio mondiale.

Il nodo dei “socios”: identità e modello sotto esame

Resta però un ostacolo tutt’altro che marginale. Il Barcellona non è una società privata tradizionale, ma un club di proprietà dei suoi soci, i celebri socios. Qualsiasi ipotesi di cessione richiederebbe un passaggio democratico fondamentale.

“Il Barcellona appartiene ai suoi tifosi” non è solo uno slogan, ma un principio fondante. Un’eventuale apertura a un investitore straniero solleverebbe un dibattito profondo su identità, governance e futuro del motto “Més que un club”.

Tra tradizione e globalizzazione del calcio

L’interesse di bin Salman si inserisce in una strategia più ampia dell’Arabia Saudita, sempre più protagonista nello sport globale. Tuttavia, per il Barcellona la questione va oltre l’aspetto economico: si tratta di scegliere tra difesa del modello storico e adattamento a un calcio sempre più dominato da capitali sovrani e fondi internazionali.

Nei prossimi mesi, questa indiscrezione potrebbe trasformarsi in un caso politico-sportivo di risonanza mondiale, capace di ridefinire non solo il futuro del Barça, ma l’equilibrio stesso del calcio europeo.