Tuttavia, il tribunale, composto da due rappresentanti del datore di lavoro e due rappresentanti dei lavoratori, ha respinto la linea degli avvocati della stella del Real Madrid, ovvero la riclassificazione dei suoi contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato (CDI).
LA CIFRA
Proprio facendo leva su questo punto i legali di Mbappé avevano chiesto un risarcimento da 263 milioni di euro a fronte di un arretrato da circa 53 milioni di euro, frutto di tre mensilità (da 12 milioni di euro l’una) e alcuni bonus non corrisposti. La cifra finale da 61 milioni tiene conto anche di un risarcimento danni a favore dell’attaccante francese.
Le richieste del PSG, pari a 440 milioni di euro, sono state respinte nella loro interezza. I parigini non avevano granché in mano per pretendere questa cifra monstre da Mbappé: la linea dei legali si basava su un presunto accordo verbale tra le parti e sui danni che la partenza del francese a parametro zero avrebbe arrecato al club di Al-Khelaifi.



