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Napoli, Conte: “Vogliamo dare tutto, lavoriamo con serietà. Lukaku va aspettato”

Antonio Conte, coach of S.S.C. Napoli, participates in the 12th day of the Serie A Championship between S.S.C. Napoli and Atalanta B.C. at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples, Italy, on November 22, 2025. (Photo by Domenico Cippitelli/NurPhoto via Getty Images)

Il Napoli si presenta a Riad con l’obiettivo chiaro di reagire e voltare pagina. Dopo le due sconfitte consecutive contro Benfica e Udinese, tra Champions League e campionato, la semifinale di Supercoppa Italiana contro il Milan diventa molto più di una semplice partita: è un passaggio chiave per ritrovare fiducia, equilibrio e continuità. Antonio Conte lo sa bene e, alla vigilia del match, ha scelto un tono lucido ma determinato.

Napoli, Conte: “Vogliamo dare tutto, lavoriamo con serietà. Lukaku va aspettato”

Il tecnico azzurro respinge l’idea di una crisi strutturale, inquadrando il momento come una fase fisiologica della stagione: “È un momento, come ce ne sono tanti durante l’anno. Venivamo da cinque vittorie, ora abbiamo perso due partite di fila. L’importante è continuare a lavorare con serietà, voglia, determinazione ed entusiasmo”.

Conte insiste su un concetto chiave: la gestione emotiva. Vincere e perdere fa parte del percorso, soprattutto con un calendario che impone di scendere in campo ogni tre giorni. “Passa sempre tutto dal lavoro”, ribadisce l’allenatore, indicando la strada per uscire dalla fase negativa.

Lobotka torna centrale nel progetto

Una delle notizie più confortanti per il Napoli è il pieno recupero di Stanislav Lobotka. Il centrocampista slovacco ha già messo minuti nelle gambe a Udine ed è pronto a riprendersi il ruolo di regista: “Ha giocato mezz’ora a Udine, non ha avuto un problema serio. È pronto per giocare”.

Il suo rientro garantisce ordine e pulizia nella costruzione, ma Conte frena facili entusiasmi: “Non cambia moltissimo, restano lui e McTominay come centrocampisti centrali di ruolo”. Il sistema di gioco, dunque, non verrà stravolto e continuerà a valorizzare l’intera rosa.

Lukaku, rientro graduale e senza forzature

Discorso diverso per Romelu Lukaku. Il belga è tornato in gruppo, ma non è ancora pronto per incidere sul campo: “Non ha nessun minuto nelle gambe, dobbiamo avere pazienza e aspettarlo”.

Conte sottolinea l’importanza della sua presenza a livello umano e carismatico, ma mette al primo posto la tutela fisica: “È positivo averlo con noi per esperienza e personalità, ma serviranno test fisici per capire quando potrà rientrare senza rischi di ricadute”. Nessuna accelerazione, dunque: il Napoli non può permettersi nuovi stop.

Supercoppa e voglia di riscatto

Il format della Supercoppa rappresenta una novità anche per Conte, che ne apprezza il valore competitivo: “È una bella esperienza per me e per i ragazzi. È la prima volta che la vivo e vogliamo farlo nel modo giusto, dando tutto e cercando di restare in Arabia fino a lunedì”.

La semifinale contro il Milan è sentita, anche per il peso emotivo di un trofeo in palio e per il valore dell’avversario.

Il Milan e la sfida di alto livello

Conte non nasconde il rispetto per i rossoneri: “Quando incontri il Milan sai che affronti grandi calciatori e grandi allenatori. C’è voglia di misurarsi e di testare il proprio livello”.

La posta in gioco alza ulteriormente l’intensità: “Ci giochiamo un trofeo e questa è una spinta emotiva ulteriore. Vincere piace a tutti, noi vogliamo sempre cercare la vittoria, provando a meritarcela sul campo”.

Napoli all’estero e identità del club

Infine, un passaggio sull’accoglienza ricevuta a Riad: “Trovare tifosi del Napoli anche qui è una bella sensazione. Più il club va all’estero, più si fa conoscere e allarga il suo pubblico”.

Conte lega però la crescita del brand ai risultati: “Il tifoso si avvicina alle squadre in base alle vittorie. Noi vogliamo essere sempre più attrattivi da questo punto di vista”.

Il messaggio è chiaro: il Napoli arriva “arrabbiato”, ma soprattutto motivato. Contro il Milan servirà una prestazione totale, fatta di intensità, concentrazione e pazienza. Perché il riscatto passa dal campo.