L’avventura di Tobias Del Piero nel calcio dei “grandi” si interrompe ancora prima di cominciare davvero. Il figlio primogenito di Alessandro Del Piero è stato ufficialmente svincolato dalla Sanremese, club di Serie D, senza aver mai collezionato un minuto in gare ufficiali.
Del Piero, parentesi chiusa alla Sanremese per il figlio Tobias: svincolato senza esordire tra i professionisti
Un epilogo amaro per il classe 2007, arrivato in Liguria lo scorso 19 luglio tra curiosità mediatica e aspettative inevitabilmente legate a un cognome ingombrante.
Pubalgia e stop prolungato: nessuna presenza ufficiale
A impedire l’inserimento di Tobias Del Piero in prima squadra è stata una persistente pubalgia, un problema fisico delicato che lo ha costretto a uno stop prolungato. Nonostante i tentativi di recupero, il giovane trequartista non è mai riuscito a rientrare in condizione, restando ai margini del gruppo e senza la possibilità di mettersi in mostra sul campo.
Zero presenze, dunque, e la consapevolezza che forzare i tempi avrebbe potuto compromettere ulteriormente il suo percorso di crescita.
Un percorso internazionale prima del ritorno in Italia
Nato a Torino ma cresciuto calcisticamente all’estero, Tobias Del Piero ha mosso i primi passi tra la Juventus Academy di Los Angeles, per poi proseguire il proprio sviluppo nelle giovanili spagnole di Getafe e Alcorcón. Il rientro in Italia era avvenuto con l’Under 18 dell’Empoli, tappa intermedia prima dell’approdo alla Sanremese, scelta come primo banco di prova nel calcio senior.
Un passaggio che avrebbe dovuto rappresentare l’inizio di una nuova fase, ma che si è trasformato in una parentesi breve e sfortunata.
Il presidente Masu: “Conta il campo, non il cognome”
A chiarire i motivi della separazione è stato il presidente della Sanremese, Alessandro Masu, che ha parlato apertamente di una decisione condivisa e improntata a criteri sportivi.
“La Sanremese non guarda al cognome che porta qualsiasi giocatore o di chi è figlio”.
Masu, intervistato da Sanremonews, ha spiegato che la scelta è stata presa per “etica morale e sportiva”, in accordo anche con Alessandro Del Piero. L’obiettivo del club resta quello di mantenere una linea chiara, basata sulla disponibilità fisica e sulla possibilità concreta di contribuire al progetto tecnico.
Nessuna chiusura ai “figli d’arte”
La decisione non rappresenta una bocciatura dei cosiddetti figli d’arte. La Sanremese, infatti, ha confermato in rosa altri due giocatori con cognomi illustri: Oan Djorkaeff, figlio di Youri, e Francesco Gattuso, cugino di Rino. Un dettaglio che rafforza la linea del club: spazio a chi può dare un contributo immediato, al di là del nome.
Un futuro ancora da costruire
Per Tobias Del Piero, questa battuta d’arresto non deve essere letta come un punto finale, ma come un passaggio complesso di un percorso ancora agli inizi. A 18 anni, con il tempo dalla sua parte, la priorità sarà recuperare pienamente la condizione fisica e individuare un contesto adatto per rilanciarsi, lontano da pressioni e paragoni ingombranti.
Il cognome pesa, ma il futuro resta tutto da scrivere. E, come spesso accade nel calcio, sarà il campo a dare le risposte più importanti.



