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Addio a Gianni Melidoni, maestro del giornalismo sportivo italiano e voce storica di Roma

Lutto

Il giornalismo sportivo italiano perde una delle sue figure più autorevoli. È morto a 90 anni Gianni Melidoni, decano della stampa sportiva e firma storica del panorama romano tra gli anni Settanta e Novanta.

Addio a Gianni Melidoni, maestro del giornalismo sportivo italiano e voce storica di Roma

Un protagonista assoluto di un’epoca in cui il racconto sportivo era anche identità, passione e presa di posizione.

Dalle origini napoletane al Messaggero

Nato a Napoli, Melidoni entrò giovanissimo nella redazione de Il Messaggero: aveva appena 20 anni quando venne assunto dal quotidiano romano che sarebbe diventato la sua casa professionale per gran parte della carriera. All’interno del giornale ricoprì anche il ruolo di vicedirettore, consolidando una reputazione fondata su competenza, carattere e una scrittura riconoscibile. Solo negli ultimi anni di attività lasciò il Messaggero per approdare a Il Tempo, chiudendo lì il suo lungo percorso professionale.

Undici Olimpiadi e una vita raccontando il calcio

Il curriculum di Gianni Melidoni è imponente: undici Olimpiadi seguite da inviato, oltre a decenni di grandi eventi sportivi internazionali. Ma il cuore del suo lavoro fu soprattutto il calcio, raccontato con uno stile diretto, spesso polemico, sempre appassionato.

Melidoni fu la voce degli scudetti storici della Capitale: quello della Lazio di Tommaso Maestrelli nel 1974 e quello della Roma di Nils Liedholm nel 1983. Cronache che ancora oggi rappresentano una parte importante della memoria sportiva romana.

Polemiche, battaglie e difesa delle squadre della Capitale

Non mancò mai il confronto acceso. Melidoni si rese protagonista di dure prese di posizione contro quello che riteneva un predominio delle squadre del Nord e non esitò a criticare apertamente Enzo Bearzot per la mancata convocazione di Roberto Pruzzo al Mondiale del 1982. Polemiche che facevano parte di un modo di intendere il giornalismo come schieramento culturale prima ancora che sportivo.

Il volto televisivo del “Processo” di Biscardi

Accanto alla carta stampata, Melidoni seppe conquistare anche il pubblico televisivo. Fu uno dei volti più riconoscibili del Processo di Aldo Biscardi, trasmissione simbolo di un’epoca, dove portò la sua verve polemica e la sua difesa appassionata delle squadre romane, contribuendo in modo decisivo al successo del programma.

Un’eredità che va oltre le firme

Con la scomparsa di Gianni Melidoni se ne va un interprete autentico del giornalismo sportivo, capace di unire cronaca, opinione e identità territoriale. Un professionista che ha raccontato lo sport come fatto sociale e culturale, lasciando un segno profondo in chi lo ha letto, ascoltato e seguito per oltre quarant’anni.