La direzione di gara di Maurizio Mariani in Cremonese-Napoli, valida per la diciottesima giornata di Serie A, finisce inevitabilmente sotto osservazione. Allo stadio Zini non sono mancati episodi discussi, proteste vibranti e interpretazioni che hanno acceso il dibattito, soprattutto per due rigori richiesti dal Napoli e non concessi.
Cremonese-Napoli sotto la lente: polemiche arbitrali, decisioni chiave e verdetto della moviola
La moviola di Dazn, affidata all’ex arbitro internazionale Luca Marelli, ha provato a fare chiarezza, offrendo una lettura tecnica degli episodi più controversi.
Il profilo di Maurizio Mariani: tecnologia, metodo e personalità
Classe 1982, romano, Maurizio Mariani è uno degli arbitri più esperti del panorama italiano. Il suo percorso personale è atipico: un passato nella Marina Militare, studi alla Scuola Navale Morosini di Venezia e una formazione da consulente informatico, che si riflette in un approccio estremamente analitico alla direzione di gara. Non a caso è noto per l’attenzione maniacale ai dettagli e per l’abitudine a confrontarsi con monitor e immagini al Var.
L’esordio in Serie A risale al 6 gennaio 2013 (Chievo-Atalanta), mentre la promozione stabile arriva nel 2015. Nel curriculum anche partite di grande prestigio, come il derby di Milano diretto nella scorsa stagione. A Cremona, Mariani arriva dopo l’ultima uscita in Fiorentina-Udinese, con l’obiettivo di garantire controllo e coerenza.
I precedenti con Cremonese e Napoli
Prima di Cremonese-Napoli, Mariani aveva diretto:
Cremonese: 9 precedenti complessivi, con un bilancio di 2 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. L’ultimo incrocio risaliva a un anno fa allo Zini contro la Sampdoria in Serie B.
Napoli: 11 gare arbitrate, con 4 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte per gli azzurri.
Numeri che restituiscono un quadro equilibrato, ma che non hanno evitato le polemiche di questa sfida.
Disciplina e squadra arbitrale
Mariani è stato coadiuvato dagli assistenti Bindoni e Tegoni, con Ferrieri Caputi quarto uomo. Al Var Maggioni, all’Avar Sozza.
Nel corso del match sono stati ammoniti quattro giocatori: Juan Jesus, McTominay, Barbieri e Bonazzoli.
Gli episodi chiave di Cremonese-Napoli: la moviola nel dettaglio
La partita si apre con un curioso siparietto al 7’, quando Milinkovic-Savic chiede la sostituzione di un pallone giudicato sgonfio. Mariani lo prova e rassicura il portiere: “Dai che questo va bene”.
Al 12’ arriva il gol che sblocca la gara: Hojlund segna e il Var conferma la regolarità dell’azione. Al 25’ l’attaccante del Napoli cade in area dopo un contrasto con Audero, ma l’arbitro lascia correre spiegando a voce alta: “Palla, palla, ball, ball, ha preso la palla”.
Due minuti dopo proteste della Cremonese per un contatto su Zerbin: Mariani è perentorio e urla “Non è mai rigore quello”. Episodio che segna il clima della gara. Al 33’ arriva il primo cartellino giallo per Juan Jesus.
Prima dell’intervallo il Napoli raddoppia ancora con Hojlund, abile a farsi trovare in posizione regolare. Nella ripresa ammonizioni per McTominay (48’) e Barbieri (58’).
Le azioni più contestate arrivano però nella seconda parte del match:
al 62’ Gutierrez reclama un rigore per un possibile tocco di mano di Terracciano, ma Mariani lascia proseguire;
al 71’ Neres cade in area dopo un contatto in velocità: anche in questo caso, per l’arbitro non c’è nulla di punibile.
All’84’ giallo per proteste a Bonazzoli. Dopo il recupero, il match si chiude sullo 0-2 per il Napoli.
Il verdetto di Luca Marelli: perché Mariani ha fatto bene
A spiegare le scelte arbitrali interviene Luca Marelli, talent di Dazn ed ex direttore di gara. Sul rigore richiesto dalla Cremonese, il giudizio è netto:
“Sono d’accordo con Mariani: Zerbin tenta di entrare in area, c’è un contatto leggero di Rrahmani che poi ritrae la gamba. Il difensore si ferma, mentre Zerbin va a cercare il contatto”.
Per quanto riguarda i due penalty chiesti dal Napoli, Marelli chiarisce:
“Il tocco di mano di Terracciano esiste, ma non è punibile: il braccio si sta abbassando e si parla di palla inattesa. Decisione corretta e Var giustamente silente”.
Sul contatto tra Baschirotto e Neres, la conclusione è altrettanto chiara: “Contatto leggerissimo, peraltro fuori area, e comunque non irregolare”.



