Se il percorso di crescita strutturale e societaria richiede ancora tempo e pazienza – come spesso sottolineato dallo stesso allenatore – la verità del rettangolo verde racconta una storia decisamente diversa, fatta di solidità e ambizioni intatte. I numeri, freddi ma inappellabili, confortano Antonio Conte e tutto il popolo azzurro: il Napoli è lì, vivo e combattivo, a soli due punti dall’Inter capolista e a una lunghezza dal Milan, con lo Scudetto cucito sul petto e una Supercoppa Italiana appena depositata in bacheca.
Altro che transizione, il campo promuove gli azzurri: Scudetto, Supercoppa e quel primato di rendimento
C’è un dato statistico, però, che più di ogni altro certifica l’impatto devastante del tecnico salentino sull’ambiente partenopeo. Dall’arrivo di Conte sulla panchina azzurra, il Napoli ha guardato tutti dall’alto verso il basso per ben 34 giornate. Un dominio temporale che non ha eguali nel campionato italiano recente: nello stesso lasso di tempo, l’Inter si è fermata a 13 turni in vetta, la Juventus a sei e il Milan appena a quattro.
Andrea Alati



