REINA NAPOLI – Pepe Reina, ex portiere del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Napoli Magazine Live. Il portiere spagnolo ha parlato del momento difficile passato in questi mesi a causa della positività al Coronavirus e ha speso parole d’amore per la città di Napoli.
Reina: “Napoli è sempre un pezzo del mio cuore! Gattuso allenatore vero, mi piacerebbe allenare gli azzurri”
“Siamo tutti chiusi in casa, in attesa di sapere quando e come potremo tornare in campo, ma in questo momento non è la cosa principale. Bisogna avere rispetto per chi sta combattendo in prima linea contro questo maledetto virus e tantissimo rispetto per le tante persone che ci hanno lasciato.
Voglio ringraziare tutti per il sostegno mostratomi, sono stati momenti difficili per me e per la mia famiglia, siamo rimasti isolati per qualche giorno, ma pensando a quante persone non ci sono più, davvero la mia situazione non è nemmeno minimamente paragonabile. Sono stato molto fortunato.
Napoli è sempre un pezzo del mio cuore, è qualcosa che va al di la del calcio, ho tanti buoni amici che tornerò a trovare, ricordando anche le cose belle che abbiamo fatto in campo. Speriamo che la situazioni migliori e che torni quanto prima alla normalità, per tornare a vivere tranquillamente, così potrò tornare con la mia famiglia a fare una bella passeggiata sul lungomare di Napoli.
Con tanti miei ex compagni continuo ad avere rapporti, ci siamo rivisti l’ultima volta a novembre, ognuno di loro ha una situazione contrattuale diversa e sicuramente faranno le scelte migliori per tutti. Sinceramente non so cosa hanno deciso, posso soltanto dire loro di seguire anche il cuore, anche se nessuno meglio di Dries o Josè, ad esempio, potrà fare la scelta più giusta. Non smetterò mai di ringraziare i tifosi azzurri per il sostegno che abbiamo avuto e se ci penso c’è sempre un po’ di nostalgia, così come mi manca la mia Spagna.
Non ho alcun dubbio sulla scelta di Gattuso, perché è un uomo leale, diretto, ha grandi valori e sa sfruttare al meglio le qualità di ogni singolo giocatore e non lo dico per amicizia, ma perché è un uomo e un allenatore vero. In quattro anni a Napoli ho fatto tante belle parate ma anche tante papere (ride, ndr), se proprio devo sceglierne qualcuna, dico quella a fine partita in casa con l’Inter e quella contro la Roma all’Olimpico.
Qualcuno mi ha rimproverato per essere andato al Milan, ma avevo il contratto in scadenza che non sarebbe stato rinnovato e ho fatto una scelta che andava bene sia alla mia famiglia che al sottoscritto. Comunque, a prescindere dalla scelta che avrei fatto, nessuno avrebbe mai potuto mettere in dubbio il rispetto che ho avuto e avrò sempre per i napoletani e per quei colori. Ricordo bene la sera prima di Fiorentina-Napoli, siamo rimasti desolati vedendo Inter-Juve e il giorno dopo, in seguito all’espulsione di Koulibaly, abbiamo perso la partita e forse, lo scudetto. Ma nessuno potrà mai cancellare quanto abbiamo fatto di grande e di bello in quella stagione”.
Il sogno di allenare il Napoli
“La situazione del Napoli somiglia tanto a quella del Liverpool che ha dovuto attendere tantissimo per rivincere la Premier League, sono sicuro che prima o poi, toccherà agli azzurri riassaporare lo gioia per la vittoria di uno scudetto. I tre portieri del Napoli sono tutti bravissimi e lo dicono i fatti, poi toccherà sempre all’allenatore fare le scelte che ritiene più opportune. Sogno di diventare allenatore e spero di diventarlo, ma devo imparare tantissimo, certamente mi piacerebbe allenare il Napoli, ma bisogna essere molto bravi per farlo, se non ci riuscirò, pazienza”.
CORONAVIRUS – IL BOLLETTINO DEL 30 APRILE
Antonio Del Prete
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