L’ex centravanti di Manchester United e Aston Villa spiega come nonostante le raccomandazioni di Sir Alex Ferguson sia ancora senza panchina.
Premier League, duro sfogo di Dwight Yorke: “Non alleno perché sono nero”
“Sir Alex Ferguson è da sempre una figura paterna per me – ha raccontato l’ex attaccante Calypso boys (insieme ad Andy Cole) nel corso del Keys and Gray Show su beIN Sports -, quando mi sono candidato per un posto di allenatore all’Aston Villa, sono andato da lui e gli ho detto quello che avevo intenzione di fare. Lui mi ha dato alcuni consigli e, davanti a me, ha poi preso il telefono e ha chiamato i dirigenti del club per raccomandarmi. Mi ha sempre detto che avrebbe garantito per me, nel caso in cui avessi avuto bisogno di una raccomandazione per allenare ed è così ancora oggi, ma malgrado il suo aiuto, non riesco a fare nemmeno un colloquio. Ho visto molti calciatori bianchi passare direttamente ad allenare, pur avendo pochissima esperienza, ma non abbiamo ancora visto un tecnico nero in Premier League e probabilmente non ce n’è uno nemmeno nello staff tecnico dei club. Questo è un problema serio, che ho intenzione di combattere fino in fondo. Mi sono candidato ancora all’Aston Villa e l’unica risposta che ho ricevuto dal Ceo è stata “ti serve esperienza”, ma dove potrò andare a fare esperienza, se non mi viene data la possibilità?” Il dibattito è aperto…
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