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Coronavirus in Italia, verso il nuovo Dpcm: coprifuoco anticipato (non alle 18) e Regioni chiuse

Giuseppe Conte

Il Corriere della Sera prova a fare luce in queste ore difficilissime per il Paese, che attende senza certezze e tranquillità il nuovo Dpcm del Presidente del Consiglio, Antonio Conte. Il prossimo step, la prossima stretta, il prossimo tentativo disperato per arginare i nuovi contagi e per evitare la chiusura totale del Paese. Chiusura delle Regioni con spostamenti possibili solo laddove vi siano giustificati motivi che vanno autocertificati. Anticipo dell’orario di coprifuoco.

Coronavirus in Italia, verso il nuovo Dpcm: coprifuoco anticipato (non alle 18) e Regioni chiuse

Quanto riportato dal Corriere della Sera: “Sembra tramontata l’ipotesi di fermare tutto alle 18, più probabile che si slitti alle 20 o alle 21. Dopo quest’orario, sarà possibile uscire dalla propria abitazione soltanto per <<comprovate esigenze>> e dunque motivi di lavoro, salute oppure urgenza. Gli spostamenti dovranno essere giustificati con il modulo di autocertificazione. In caso di visita a persone, non dovranno essere indicate le loro generalità per tutelarne la privacy. Non rientrano nelle chiusure anticipate le farmacie e i negozi di alimentari. Divieto di spostamento tra le regioni a meno che non ci siano <<comprovate esigenze>> e dunque, motivi di lavoro, salute e urgenza. Tra le urgenze ci sono i danni gravi alle seconde case che però devono essere dimostrati. Soltanto in questi casi si potrà uscire dai propri confini. E avere con sé il modulo di autocertificazione”.

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