Il Napoli conquista tre punti fondamentali nella corsa al titolo, imponendosi 1-0 sul campo del Lecce nel match valido per la 35ª giornata di Serie A. A decidere l’incontro è una punizione perfetta di Giacomo Raspadori al 24′, in una partita segnata da grande tensione, polemiche e momenti di commozione.
Conte cala il Jack. La punizione di Raspadori vale oro in chiave scudetto
Gli uomini di Antonio Conte soffrono ma portano a casa una vittoria dal peso specifico elevatissimo. Il Napoli parte forte: al 2′ Lukaku segna, ma il VAR annulla per fuorigioco. La squadra partenopea trova il vantaggio al 24′ con una punizione magistrale di Raspadori. Il Lecce sfiora il pari con Gaspar, che colpisce la traversa, ma nel complesso non riesce mai a impensierire davvero Meret.
Nella ripresa il Lecce spinge con più convinzione, ma senza trovare soluzioni efficaci. Da segnalare l’infortunio di Lobotka, costretto ad abbandonare il campo anzitempo, che rappresenta un’altra tegola per Conte in vista del finale di stagione.
TENSIONE AL VIA DEL MARE PRIMA DEL MATCH
Il clima era già acceso prima del fischio d’inizio. Dopo l’annullamento di oltre 700 biglietti intestati a tifosi del Napoli residenti in Campania ma acquistati in settori non consentiti, la tensione è aumentata nei pressi dello stadio. L’arrivo dei sostenitori azzurri ha visto l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno controllato l’accesso chiedendo l’esibizione dei tagliandi validi, bloccando momentaneamente l’ingresso.
IL RICORDO DI GRAZIANO FIORITA
Il prepartita è stato segnato da un momento toccante dedicato a Graziano Fiorita, storico fisioterapista del Lecce scomparso improvvisamente durante il ritiro della squadra a Coccaglio. Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli, ha deposto un mazzo di fiori a bordo campo a nome della squadra. I calciatori delle due squadre hanno osservato il minuto di silenzio non al centro del campo, ma davanti alle panchine. Forte la contestazione da parte dei tifosi salentini verso la Lega Serie A, accusata di non aver rinviato ulteriormente la gara precedente contro l’Atalanta.
CLASSIFICA E PROSPETTIVE
Gli azzurri non brillano sul piano del gioco, ma sono cinici e organizzati. Dopo il vantaggio firmato da Raspadori al 24’, la squadra si compatta, gestisce il ritmo e corre pochi rischi, pur dovendo fare i conti con l’infortunio a Stanislav Lobotka, costretto a uscire nella ripresa.
Il Lecce si conferma generoso e volenteroso, ma anche impreciso negli ultimi metri. I salentini ci provano fino alla fine, colpendo anche una traversa con Gaspar, ma non riescono mai davvero a impensierire la difesa partenopea.
Con questa vittoria, il Napoli mantiene la testa della classifica a tre giornate dalla fine. La squadra mostra solidità e determinazione, anche a fronte delle difficoltà fisiche e del turnover forzato. Il Lecce, invece, resta invischiato nella lotta per non retrocedere.
LECCE (4-2-3-1): Falcone 5.5; Guilbert 6 (dal 62′ Danilo Veiga 6), Gaspar 6, Baschirotto 6, Gallo 5.5; Pierret 5.5 (dal 65′ Berisha 6), Kaba 6 (dal 46′ Helgason 6); Pierotti 5.5 (dall’84’ N’Drì NG), Coulibaly 6, Karlsson 6 (dal 46′ Tete Morente 6); Krstovic 5.5. All. Giampaolo 6
NAPOLI (4-3-3): Meret 6.5; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 6.5, Olivera 6.5, Spinazzola 6; McTominay 6.5, Lobotka 6 (dal 54′ Gilmour 6), Anguissa 6; Politano 6 (dall’88’ Simeone NG), Lukaku 6 (dall’88’ Ngonge NG), Raspadori 7 (dal 78′ Billing 6). All. Conte 6.5