L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha fatto il punto sulle possibili scelte di Antonio Conte, tecnico del Napoli, in vista del match contro il Cagliari.
CorSport – Napoli, Raspadori o Neres? Quanti dubbi per Conte…
La grande attesa, la lunga rincorsa, l’ennesima settimana di lavoro intenso per arrivare a venerdì sera donando tutto se stessi all’impegno quotidiano per l’ultima partita di campionato. Quella che i tifosi attendono con ansia. Non c’è un attimo di sosta o di tregua, l’anticipo al venerdì accorcia i giorni e ieri i giocatori, reduci dalla trasferta di Parma, rientrati solo domenica in nottata, sono subito scesi in campo, a Castel Volturno, a smaltire le scorie di una trasferta in cui le energie spese, fisiche e mentali, sono state tante. Testa al Cagliari, dunque, che è già ad un passo.
A Conte e alla sua squadra non resta che immergersi in quest’altra dimensione – citazione tratta dalla sua conferenza al Tardini – e restarci fino a quando sarà il momento di partire, direzione Maradona. La squadra in questi giorni si isolerà dal contesto, dalle voci, dall’ambiente che caricherà la partita, dalle pressioni di un appuntamento che non avrà nuovi ed eventuali momenti di riscatto. Esiste solo Napoli-Cagliari e Conte, che non sarà in panchina per squalifica dopo il rosso, vorrà arrivarci con la squadra al top. Nei limiti del possibile, ovviamente. Si giocherà tra tre giorni e dunque è poco il tempo a disposizione per tentare qualche recupero in extremis, come quello di Buongiorno.
Difficile, oggi, stabilirlo o prevederlo. Si vedrà nei prossimi giorni. Per il centrale, dipenderà tutto dalle ulteriori risposte che arriveranno dopo la lesione distrattiva del muscolo adduttore lungo della coscia destra rimediata a fine aprile. Uno dei tanti incidenti di percorso per una rosa, come sottolineato da Conte anche domenica sera, spesso costretta a rimpicciolirsi, riducendo opportunità tecniche e limitando il lavoro dell’allenatore in termini di scelte. Per il gran finale, oltre a Buongiorno e Juan Jesus, Conte ha dovuto rinunciare anche a Lobotka che venerdì, salvo sorprese, sarà di nuovo spettatore di una squadra di cui è da sempre faro e riferimento. Limiti ed ostacoli che non hanno frenato le ambizioni del Napoli che ora è chiamato all’ultimo passo, com’è stato più volte definito, l’ultima curva per scoprire se dietro l’angolo c’è davvero il sole. Se lo augura il club, lo sognano i tifosi. Conte l’affronterà partendo dalle sue certezze, dai reduci dalle mille fatiche, dai suoi soldati che non cambieranno neppure venerdì. È ancora presto per previsione di formazione, siamo appena a inizio settimana, ma il tempo vola e dunque a breve sarà già tempo di scelte.
Conte, le sue, le ha già in mente, d’altronde – come detto – non è tempo di novità, infortunati a parte, per cui ci sarà sempre spazio per nuove valutazioni. Tatticamente? Si vedrà: 4-3-3 con Neres oppure 4-2-3-1. In campo, poi, loro: da Meret a Lukaku sarà il solito Napoli, quello che sta concludendo la stagione, con Olivera al centro – domenica ha toccato quota 100 presenze con la maglia del Napoli – e Spinazzola a sinistra, con Gilmour che prenderà ancora il posto di Lobo. Serviranno i tre punti, al Napoli, che passano per forza dai gol. Di Romelu e McTominay, ma anche di Anguissa e Raspadori. Saranno loro i riferimenti: 13 Big Rom, 11 Scott, 6 Frank e Jack. I complici del trionfo a cui Conte chiederà l’ennesimo sforzo. Stavolta, però, dovrebbe essere l’ultimo.
Carlo Gioia